Anzino celebra i suoi patroni Antonio di Padova e Bernardo da Mentone nella domenica successiva la festa del 13 giugno. Quest’anno, a conclusione del millenario di S. Bernardo, alcuni momenti particolari sottolineeranno il legame tra Anzino e il suo primo patrono.
Il santuario di S. Antonio di Padova in Anzino
Il santuario di Anzino costituisce il più importante centro di devozione a S. Antonio in diocesi di Novara fin dal 1669, quando in paese giunse la pala d’altare che raffigura i miracoli del santo portoghese con al centro la visione del Gesù Bambino. La tela era stata dipinta a Roma e donata da benefattori del paese ivi emigrati e impegnati nel commercio del vino (una storia di emigrazione che si protrasse fino al XX sec.). La tradizione popolare narra che durante il trasporto della tela da Roma ad Anzino, nelle situazioni di pericolo o al passaggio delle dogane, il quadro, si rivelasse completamente bianco per poi tornare dipinto una volta passati i momenti più difficili. Il quadro giunse così ad Anzino nel gennaio del 1669 e nei prati innevati del paese fiorirono i gigli. Il paese per questo festeggia il santo anche a gennaio ogni anno.
Grazie al quadro e alle grazie che avvennero da subito ad Anzino il paese divenne meta di pellegrinaggi da tutta l’Ossola, dalla Valsesia, dal Cusio, Verbano e dalla diocesi di Novara, collocandosi così alla pari degli altri importanti santuari diocesani e divenendo celebre in tutto l’Alto Piemonte.
San Bernardo d’Aosta patrono di Anzino
Patrono di alpinisti, scalatori e sciatori, secondo alcune fonti San Bernardo nasce ad Aosta, secondo altri documenti, invece, in Francia, a Mentone (Alpi dell’Alta Savoia) intorno al 1020. La famiglia lo fa studiare per indirizzarlo verso il sacerdozio. Ad Aosta Bernardo è molto rispettato e amato per le sue doti di grande predicatore, capace di trasformare tante persone malvagie e dedite al vizio e al peccato in anime buone e timorate di Dio. A Bernardo, diventato arcidiacono della Cattedrale di Aosta, i superiori affidano una missione difficile e importante. Lo mandano sul Monte Bianco (la vetta più alta delle Alpi) e in questo luogo impervio deve costruire dei rifugi per accogliere i pellegrini che dall’Italia si dirigono verso la Svizzera e la Francia.
A quei tempi non c’erano le strade e le gallerie di oggi. Si viaggiava a piedi. E molti pellegrini si perdevano in mezzo alle bufere di neve. Alcuni morivano di freddo perché non c’era nessuno ad aiutarli. Bernardo parte con entusiasmo e arriva a due valichi che, in suo onore, verranno chiamati Gran San Bernardo (situato a oriente del Monte Bianco, collega la Valle d’Aosta con la Svizzera), e Piccolo San Bernardo (si trova sul valico occidentale, 300 metri più basso, e collega la Valle d’Aosta con la Francia). In questi luoghi di montagna Bernardo fa costruire un monastero e due ostelli per accogliere i viandanti, offrire loro da mangiare e un riparo.
Con i suoi monaci, innamorati di Gesù e della montagna, che come lui seguono la Regola di Sant’Agostino, Bernardo va alla ricerca dei dispersi, di chi non riesce più a trovare la strada, accompagnato da grandi cani dal pelo lungo, dall’aria buona e con la borraccia colma di liquore appesa al collo: i famosi cani di razza San Bernardo che, ancora oggi in montagna, vengono addestrati per cercare e soccorrere i dispersi in mezzo alla neve. Bernardo, però, non muore tra le sue montagne. Egli non ha mai smesso di predicare e di portare la pace. Durante uno dei suoi viaggi si ferma a Novara, dove finisce i suoi giorni nel 1081. Qui, nel duomo, sono custodite le sue spoglie. Viene festeggiato il 15 giugno e ad Anzino la domenica successiva al 13 giugno.
Il santo è l’originario patrono di Anzino, ma il suo culto passò un po’ in secondo piano con l’avvento della devozione a S. Antonio di Padova. In paese viene festeggiato da allora assieme al santo francescano.
Un legame rinnovato nel millenario di San Bernardo
Per rinnovare il legame con il patrono delle Alpi la parrocchia di Anzino ha ottenuto dalla diocesi di Novara una nuova reliquia del santo, che sarà accolta solennemente ad Anzino alle ore 11.00 di domenica 18 giugno con un corteo da Piazza Marconi fino al Santuario di S. Antonio. La reliquia sarà accompagnata da gruppi alpini, guide alpine e donne in abito tradizionale. A seguire la S. Messa Solenne e processione del Corpus Domini.
Nel pomeriggio il vespro solenne alle 15.30.
Celebrante La giornata di domenica 18 giugno vedrà presiedere le celebrazioni Don Goffredo Sciubba, parroco di S. Maria degli Angeli in Sanremo (IM). La messa verrà cantata dal Coro polifonico di Varzo diretto da Federica Maiocchi; organista Pietro Mencarelli.
Presentazione del volume di E. Rizzi La sera di sabato 17 giugno alle ore 21.00 nel contesto delle feste patronali verrà presentato il volume “Il genio degli ossolani nel mondo” da parte dell’autore Enrico Rizzi, che contiene anche biografie di anzinesi e anzaschini illustri.
Cammini di S. Antonio
Continua il progetto per la valorizzazione dei Cammini di S. Antonio dalla Valsesia, da tutta l’Ossola, da Cusio e Verbano. Numerosissime le adesioni dei pellegrini che percorrendo i passi e le vie tra i monti si recheranno ad Anzino. I primi tratti del sentiero sono stato segnati. Si terrà un pellegrinaggio “inaugurale” nel mese di luglio 2023 di cui il santuario darà notizia in seguito.
Ristoro e pernottamenti
In paese sarà possibile pernottare presso la struttura dell’ex asilo G. e C. Titoli, gestita dall’associazione Istituto Pubblico di Anzino (3480368661 - 3492594829). Presso la medesima struttura e il circolo ACLI saranno attivi i punti di ristoro per le feste.
Celebrazione di Sante Messe
Sarà possibile richiedere la celebrazione di Sante Messe rivolgendosi al personale impiegato presso il rinnovato chiosco dei ricordi del santuario.
Benedizioni
Come ogni anno sarà possibile richiedere benedizioni per sé, i propri cari e per gli oggetti di devozione presso la cappella di S. Antonio durante le feste.
Per i pellegrini sarà possibile acquistare i ricordi del santuario e articoli religiosi presso il chiosco antistante il santuario. L’incasso andrà a sostegno delle opere del santuario di Anzino e della parrocchia.
Di seguito il programma delle celebrazioni.
Festa dei santi antonio e bernardo
17 GIUGNO
Ore 21.00 Presentazione del volume "Il genio degli ossolani nel mondo”, con l'autore Enrico Rizzi
18 GIUGNO
Ore 11.00 Solenne arrivo della Nuova reliquia di San Bernardo d’Aosta nel suo millenario, accompagnata da guide alpine, gruppi alpini e donne in abito tradizionale. Santa Messa Solenne e processione del Corpus Domini
Ore 15.30 Vespro Solenne e processione con la statua del santo lungo la Via Crucis Presiede Don Goffredo Sciubba, Parroco di Santa Maria degli angeli in Sanremo (IM) Messa cantata dal Coro Polifonico di Varzo Con la partecipazione nel pomeriggio del Premiato Corpo Musicale di Bannio
Per info info@santuarioanzino.it www.santuarioanzino.it
(Foto Susy Mezzanotte)