Attualità - 16 luglio 2023, 18:00

Arriva in tribunale la 'battaglia' per il rifugio Margaroli

Tra il Comune di Premia e la sezione Seo Cai di Domodossola c'è un lungo contenzioso sui terreni su cui sorge la struttura alpina

Si fa all'organismo di mediazione del tribunale di Verbania per evitare che poi tutto prosegua con una causa civile. L’udienza dovrebbe servire a ‘sistemare’ la vicenda dei terreni del comune di Premia sui quali sorge il rifugio Margaroli.  Parliamo di quel lembo di territorio a 2197 metri di altitudine, in alta Formazza.

La controversia è tra il Comune di Premia e la sezione Seo Cai di Domodossola.

Una vicenda complessa, che si trascina da anni.

La proprietà dei terreni su cui sorge il rifugio, come anche l’intero Vannino, sono di proprietà del Comune di Premia. Lo dice la storia, che parte dal 1200, tempo di signorie e feudi, quando a Premia c’erano la famiglia De Rodis e la famiglia Cristo.

I De Rodis destinarono ai loro discendenti l’intera zona del Vannino, per permettere lo sviluppo dell’agricoltura e dell’allevamento. Nel XIX secolo si arriva ad un accordo, con la vendita del Vannino al Comune di Premia per 9.600 lire. Ma quando nacquero i Comuni, il territorio interessato venne incluso nel territorio di Formazza, pur se  la proprietà è sempre rimasta a Premia. 

E si arriva al 1900. Edison costruisce dighe in Ossola, compresa quella del Vannino e firma una  convenzione: Premia resta proprietaria dell’area ma dà un diritto di superficie perenne alla società, con l’accordo che poi sarebbe ritornata al Comune, che pure avrebbe garantito il diritto di superficie agli immobili nel frattempo realizzati. Un successivo accordo avviene tra Edison e il Cai, al momento di realizzare il rifugio.

Tutto tranquillo sino a quando, un paio di anni fa, il Cai si muove per veder riconosciuta l’usucapione di quei fondi. Il Comune di Premia non ci sta e decide di opporsi a far valere le sue ragioni. Ed oggi siamo così al confronto all’organismo di mediazione.

Secondo il Comune di Premia ‘’l’area su cui sorge il rifugio e quella circostante, posseduta ininterrottamente, in modo esclusivo, pieno, pacifico, costante ed indisturbato da più di quarant’anni dal Club Alpino Italiano di Domodossola, sono ubicati però su terreni che risultano formalmente su terreno di nostra proprietà e risultano a catasto intestati alla società Enel Produzione’ Ma il Cai procede affinché gli venga riconosciuta l’usucapione dei fondi in questione così da regolarizzare il proprio titolo giuridico sugli stessi.”

Nel 2021 la Giunta comunale di Premia si oppone e avvia la procedura di mediazione obbligatoria all’organismo di mediazione di Verbania, per costituirsi in giudizio a tutela degli interessi dell’ente.

Ed è di questi giorni la decisione dell’amministrazione Braito di affidarsi agli avvocati Elisabetta Mariotti, di Milano, Maurizio Rogora di  Domodossola, dopo che lo scorso maggio gli avvocati del Club Alpino Italiano - Daniele Labbate e Paolo Alberto Reineri di Torino – avevano notificato al Comune di Premia  e a ENEL Produzione  un  atto di citazione dinanzi al Tribunale di Verbania, per  dichiarare che il Club Alpino Italiano ha acquistato per intervenuta usucapione e in virtù del possesso pubblico  la proprietà piena ed esclusiva del rifugio “Margaroli”, nonché la proprietà piena ed esclusiva dei terreni su cui insiste il rifugio e della porzione di terreno, limitrofa al rifugio, su cui si trova il bivacco costruito nel 2017 e dove si trovava una baracca successivamente crollata. In tutto  una superficie di 956 mq.

Renato Balducci