Cronaca - 27 luglio 2023, 13:57

Avevano aggredito un giovane a giugno, divieto di accesso ad una discoteca per 4 giovani ossolani

I responsabili della violenta aggressione non potranno entrare nel locale da 1 a 2 anni. Due di loro sono minorenni

Il questore del Verbano Cusio Ossola Luigi Nappi ha emesso il divieto di accesso ad un noto locale di intrattenimento in Ossola nei confronti di quattro giovani domesi, due dei quali ancora minorenni.

Nella notte del 4 giugno scorso, intorno alle 04.00, mentre si trovavano all'intemo del locale, innescavano una lite per futili motivi con un altro giovane presente e subito dopo lo aggredivano, in gruppo, facendolo cadere a terra per poi colpirlo con dei violenti calci tali da procuragli fratture al piede e al naso giudicate guaribili in trenta giorni.

I carabinieri di Domodossola, dopo accurate indagini, sono riusciti ad identificare i giovani autori della violenta aggressione, già noti alle forze dell'ordine per analoghi episodi, e denunciarli all'autorità giudiziaria. Considerato che i fatti descritti si sono verificati all'interno di un esercizio frequentato da numerose persone e che la condotta violenta dei quattro ha esposto a grave pericolo l'incolumità e la sicurezza pubblica, il questore ha disposto nei loro confronti il divieto di accedere alla discoteca, ogni giorno dalle ore 18.00 alle ore 07.00, vietando loro anche di stazionare nelle immediate vicinanze. La durata del divieto varia tra uno e due anni a seconda della gravità del comportamento dei singoli soggetti. La violazione del divieto comporta la pena della reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.

Sono 14 i provvedimenti di questo tipo, dall'inizio dell'anno, emessi dal questore in forza delle modifiche al decreto legge nr.14 del 2017, riguardante la sicurezza delle città, introdotte a seguito di un tragico episodio di c.d. "movida violenta", che ha destato particolare allarme nell'opinione pubblica, ovvero l'omicidio del ventunenne Willy Monteiro Duarte, avvenuto a Colleferro (Roma) nella notte del 6 settembre 2020.

C.S.