Nella giornata del 14 dicembre, il Vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla ha annunciato, tramite una lettera, che Papa Francesco ha ufficialmente riconosciuto come martire della Chiesa don Giuseppe Rossi. Quest’ultimo, nato a Varallo Pombia, è stato parroco di Castiglione Ossola, ed è stato brutalmente ucciso nel 1945 dai fascisti. Anche il senatore Enrico Borghi ha commentato la notizia, tramite un post pubblicato sulle pagine social:
“Il Papa ha elevato agli onori degli altari Don Giuseppe Rossi, classe 1912, prete di Castiglione Ossola, in valle Anzasca, trucidato nel febbraio 1945 dai militi fascisti della Brigata Nera Ravenna, tra le più crudeli e anticlericali. Venne sequestrato, trasportato nel Vallone dei Colombetti, costretto a scavarsi la fossa a mani nude per poi essere massacrato dai miliziani repubblichini e finito con un colpo d’arma da fuoco. Un pensiero commosso alla sua memoria, e a quella di don Severino Cantonetti - suo successore - che spese tutta la vita nel ricordo del martire e per la sua beatificazione. Da ossolano, è una notizia che tocca nel profondo”.