Digitale - 05 gennaio 2024, 08:58

Errore di quote nelle scommesse: verso una soluzione

Il mondo delle scommesse sportive potrebbe presto assistere a importanti cambiamenti normativi per la gestione degli errori nel calcolo delle quote, fonte in passato di numerosi contenziosi legali.

Secondo quanto anticipato da Agipronews, è allo studio una nuova legge che mirerebbe a regolamentare in modo più trasparente e ordinato l'annosa questione delle quote errate. L'intento è quello di andare oltre l'attuale situazione di stallo, che impedisce di intervenire per correggere un errore se non in presenza di più bookmaker sulla stessa scommessa.

I limiti dell'impostazione vigente sono noti. Se un evento è proposto in esclusiva da un solo operatore, l'Agenzia delle Dogane non dispone di termini di confronto per verificare un'anomalia. Di conseguenza, errori anche macroscopici non possono essere rettificati, con buona pace degli scommettitori.

Il testo di legge in preparazione, destinato ad entrare in vigore a breve, richiederà esplicitamente ai gestori di avanzare proposte di correzione delle quote in caso di palesi incongruenze nei calcoli. L'obiettivo è tutelare la buona fede degli utenti, riconoscendo al contempo l'inevitabilità di errori umani nella definizione di quote complesse.

La speranza è che le nuove disposizioni possano dissipare incertezze e zone grigie, riducendo il rischio di dispute legali. Gli appassionati di scommesse sportive potranno beneficiare di un quadro più trasparente, in cui anomalie e valutazioni errate vengono prontamente corrette a vantaggio di tutti.

L'unica certezza per l'utente

L'unica certezza per gli scommettitori è che, in caso di eventi offerti in esclusiva da un solo operatore, non ci sarebbero termini di confronto a disposizione dell'Agenzia per accertare un errore di quota. Di conseguenza la modifica non potrebbe essere applicata. Questa limitazione rimarrebbe in vigore anche con il nuovo testo di legge, per evitare arbitraggi da parte dei bookmakers.

I dettagli della nuova normativa

La definizione delle quote per le scommesse sportive è un'operazione complessa, che può talvolta condurre a errori materiali da parte degli operatori. Per ovviare a questo problema, una nuova normativa dovrebbe entrare in vigore a breve, dettando procedure più trasparenti per la gestione delle eventuali incongruenze.

Stando alle anticipazioni, i bookmaker saranno tenuti a proporre tempestivamente la correzione di quote palesemente erronee, prima ancora che queste vengano sfruttate da scommettitori in cerca di facile profitto. L'intento è impedire deleterie speculazioni, riconoscendo al contempo l'inevitabilità di sviste umane.

Con la nuova disciplina, in caso di quote fuori mercato la rettifica dovrebbe avvenire in tempi rapidi, evitando lungaggini e incertezze. Verranno introdotti criteri oggettivi per definire quando una quota debba essere rivista, eliminando ogni zona grigia.

Gli appassionati di scommesse potranno beneficiare di un sistema più giusto, dove eventuali errori vengono prontamente identificati e corretti. Allo stesso tempo, la trasparenza delle nuove procedure tutelerà la reputazione degli operatori, evitando potenziali contenziosi.

Il processo di ricalcolo delle quote

Con la futura normativa si compie un passo avanti nel definire criteri oggettivi per la gestione delle quote difettose nelle scommesse sportive, riducendo l'aleatorietà delle procedure attuali. Vediamo in sintesi cosa cambierà.

In caso di conferma di un errore nel calcolo di una quota, questa verrà ricalcolata in base a un valore medio di riferimento per quell'esito, ricavato dai dati di mercato. Per le scommesse pre-match con meno di 20 esiti possibili, sono stati definiti specifici scostamenti percentuali dalla media che faranno scattare l'obbligo di revisione della quota.

Discorso diverso per eventi con oltre 20 esiti, dove l'entità della svista dovrà essere eclatante, con la quota errata almeno quattro volte superiore alla media di mercato, per richiedere una rettifica.

Queste linee guida quantitative mirano ad eliminare ogni discrezionalità nel riconoscimento e correzione degli errori, tutelando trasparenza e correttezza. Al contempo, i criteri non sono così stringenti da obbligare a continui micro-aggiustamenti delle quote.

Gli operatori accolgono con favore queste nuove regole che, una volta in vigore, contribuiranno a ridurre le controversie con gli scommettitori. Un passo verso un settore più maturo e professionale.