Attualità - 12 febbraio 2024, 12:15

La Cappuccina accoglie padre Teweldeberhan Tzeggai

Dopo l'arrivo di Honorè Mosala, un nuovo frate è giunto nella parrocchia di Sant'Antonio un nuovo frate cappuccino, conosciuto come padre Tolde

Periodo fecondo per la parrocchia della Cappuccina. La comunità dei frati cappuccini, guidata da padre Fausto Panepinto, dopo aver da poco salutato l’ingresso di un nuovo frate padre Honorè Mosala, originario del Congo, ora dà il benvenuto ad un altro frate cappuccino giunto a prestare servizio pastorale nella parrocchia Sant’Antonio. È padre Teweldeberhan Tzeggai, conosciuto come padre Tolde, 74 anni, frate cappuccino eritreo.

Nato a Mendefera, è sacerdote dal 1978. Dopo gli studi in filosofia e sociologia in Irlanda e Inghilterra è tornato in Eritrea, dove a sua volta ha insegnato filosofia ad Asmara e Addis Abeba. In seguito per tre anni, dal 1989 al 1991, è stato segretario generale delle missioni a Roma. Tornato in Eritrea è stato anche l’editore di un libro di grammatica sulla lingua abissina. Dal 1999 si trova nuovamente in Italia ed è stato collaboratore del compianto padre Marino Haile, cappellano degli etiopi a Milano. Tra le varie mansioni svolte anche quella di cappellano ospedaliero all’ospedale San Raffaele Turro di Milano. “Non ero mai stato a Domodossola – dice padre Tolde – spero di trovarmi bene. Sono stato chiamato qui. Chi obbedisce canta sempre vittoria”.

Mary Borri