“D” come Domodossola: quante volte il nome del paesino piemontese è stato citato da milioni di italiani? Probabilmente milioni, al punto che la celebre espressione è diventata un marchio protetto. Ma quanti di loro conoscono veramente questa perla che rientra nella provincia di Verbanio-Cusio-Ossola?
Quanti saprebbero collocare la sua posizione con esattezza su di una “cartina muta”?
Eppure, la Val d’Ossola meriterebbe molte più attenzioni, per il paesaggio alpino spettacolare; per le possibilità che le montagne che la circondano offrono in estate e in inverno a turisti alla ricerca di solo relax e a quelli estremamente sportivi; per le specialità enogastronomiche che caratterizzano questa valle attraversata per tutta la sua lunghezza dal fiume Toce.
O forse no: molto meglio che questa valle non si snaturi e resti così com’è, con un flusso turistico tutto sommato modesto, ma sufficiente all’economia dei suoi abitanti. Perché la Val d’Ossola, pur essendo considerata una delle più affascinanti valli del Piemonte, rimane lontana dai grandi percorsi turistici di massa. E forse è proprio questo a renderla così unica nel suo genere!
Le sette valli ossolane
La Val d’Ossola si estende lungo il percorso del fiume Toce, dal confine con la Svizzera fino al lago Maggiore, di cui il Toce è un immissario.
Come spesso accade sulle Alpi italiane, anche sulla Val d’Ossola insistono valli minori, che concorrono alla ricchezza di tutta l’area. Le Valli in questione sono sette e prendono i nomi di Vigezzo, Divedro, Anzasca, Isorno, Bognanco, Antigorio-Fornazza e Antrona; tutte sono montuose e coperte di boschi e laghi alpini.
Insomma, la Val d’Ossola è l’ideale per gli sport invernali e per quelli estivi, ma anche per delle vacanze tranquille, di puro relax, grazie alla presenza di diverse fonti termali, attorno alle quali si sono sviluppati dei centri massaggi, con saune e trattamenti di bellezza.
Gli sport invernali in Val d’Ossola
Abbiamo parlato di sport invernali, ma in Val d’Ossola non bisogna aspettarsi i bagni di folla e le code chilometriche agli impianti di risalita: al contrario, l’atmosfera è piuttosto rilassata, anche se non manca proprio nulla.
Per adulti e bambini che non abbiano mai sciato, ad esempio, sono disponibili maestri di sci e di snowboard; per gli altri, vi sono cinque piste diverse e uno snowpark per gli amanti delle evoluzioni sulla neve con la tavola.
Sci e snowboard si possono alternare con escursioni con le ciaspole, fat bike, slittini e sci di fondo.
Gli sport estivi in Val d’Ossola
Con l’arrivo della stagione calda, le sette valli ossolane non perdono fascino, anzi. Il verde dei prati e l’azzurro del cielo sono il quadro perfetto in cui famiglie e giovani possono cimentarsi in diverse attività.
I più piccoli si divertono nei Kinder Park o nei Mini Bikepark; bambini più grandi, ragazzi e adulti si spingono in imprese adrenaliniche nei Parchi Avventura, con passerelle, tronchi e carrucole che si snodano su percorsi lunghi fino a 140 metri, ad un’altezza di 11 metri dal suolo.
C’è, poi, un altro modo di ammirare la Val d’Ossola in tutta la sua magnificenza ed è attraverso il parapendio. Oppure, chi proprio sente la necessità di stare con i piedi per terra può cimentarsi in decine di percorsi di trekking, tutti perfettamente curati e di difficoltà di grado diverso.
Non mancano ovviamente le piste di downhill, per gli amanti della mountainbike, con bikepark, percorsi da enduro e trail per arrivare in alto. Arrampicata, canyoning, equitazione e golf completano l’offerta delle attività estive in Val d’Ossola.
I quattro Parchi Nazionali della Val d’Ossola
L’integrità del territorio della Val d’Ossola è garantita dall’istituzione, nel corso degli anni di ben quattro Parchi Nazionali.
Il Parco Nazionale della Val Grande, ad esempio, copre la più estesa zona selvaggia di tutto l’arco alpino: facendo trekking all’interno del Parco si possono avvistare stambecchi, camosci, cervi, lupi e aquile reali.
Il Parco Naturale dell’Alpe Veglia e dell’Alpe Devero si estende su due conche alpine ed è la memoria geologica della regione.
Il Parco Naturale dell’Alta Valle Antrona è stata istituita di recente e porta al proprio interno 4 dighe e diverse vecchie miniere abbandonate.
Infine, la Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte Calvario è quella dalla dimensione più mistica e religiosa: deve il nome alle cappelle che vi sono state edificate per rappresentare le stazioni della Croce, la Deposizione, il Santo Sepolcro e la Resurrezione.
Visite turistiche e degustazioni enogastronomiche
Non solo natura, tuttavia in Val d’Ossola: oltre ai piccoli centri urbani diffusi su buona parte del territorio ossolano e al centro di Domodossola, da visitare assolutamente, la Valle ha vissuto la sua iniziazione al turismo a metà dell’Ottocento.
Furono quelli gli anni in cui iniziò il turismo legato all’alpinismo e molti nobili decisero di far costruire delle lussuose ville per trascorrervi le vacanze estive ed invernali. Quelle stesse ville arricchiscono ancora oggi il territorio.
In Italia, quando si parla di montagna e di escursioni, il pensiero corre inevitabilmente anche verso la “buona tavola”. E la Val d’Ossola non fa eccezione in questo senso.
I percorsi enogastronomici ossolani meritano da soli il viaggio fino in Piemonte.
Dopo una giornata sugli sci o con gli scarponi da trekking, non c’è niente di meglio che sedersi a tavola e degustare gnocchi ossolani di farina di castagne con toma d’alpe e funghi porcini, pasta con il ragù di capriolo, crespelle con il Grasso d’Alpe e il prosciutto cotto, ravioli alla mascarpa (originari della Valle Anzasca).
Tra le altre specialità della zona, vi sono gli gnocchi walser, preparati con farina, uova e latte e conditi con cipolla e pancetta, ma anche le carni, di manzo, maiale e i bocconcini di cervo con polenta ossolana. Non manca nemmeno il pesce, ovviamente di lago, come la trota ossolana!
Anche gli amanti di salumi e formaggi troveranno succulenti i pasti nei rifugi o nei ristoranti della valle: da assaggiare sicuramente vi è il Bettelmatt, un formaggio stagionato, prodotto in alta quota solo nei mesi estivi.
Per accompagnare questi piatti, c’è l’imbarazzo della scelta: vini, come il Prunent, un vitigno locale; birre (sono ben otto i birrifici in valle) o idromele, la cui ricetta risale all’antichità e prevede la fermentazione del miele.
Conclusioni
La Val d'Ossola, con le sue meraviglie naturali, sportive ed enogastronomiche, offre un'esperienza unica che si discosta dai tradizionali percorsi turistici di massa. Questo approccio alla scoperta e alla valorizzazione delle bellezze locali in maniera sostenibile e intima si collega in modo interessante al mondo dei nuovi siti per scommesse online.
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