È stato inaugurato il 14 maggio il nuovo campo sportivo a Montescheno, riqualificato grazie al progetto “Una Valle a misura di persona” promosso dalla Società Cooperativa La Bitta e sostenuto da Intesa San Paolo e Cesvi. Il progetto, che ha visto anche la riqualificazione dei luoghi di incontro della Rsa, ha lo scopo di migliorare la qualità della vita degli anziani e delle persone più fragili della Valle Antrona.
La Rsa è un riferimento per gli anziani della Valle, un luogo permeabile che, grazie al Programma Formula, ha potenziato i servizi di prossimità e di inclusione, migliorando il welfare di comunità, a partire dall’ascolto dei bisogni e desideri espressi dai singoli e dalle comunità locali. Il supporto psicologico individuale e di gruppo di cui hanno beneficiato familiari, operatori e volontari ha contribuito a consolidare legami anche intergenerazionali, e sostenendo le persone più fragili.
I fondi raccolti grazie al progetto hanno permesso di finanziare numerose attività e servizi di socializzazione (attività motoria, acquerello, laboratorio di narrazione, sportello di supporto psicologico, gruppi di autoaiuto, animazione), sostegno alla domiciliarità per favorire la permanenza a casa, attività intergenerazionali collettive e in sicurezza per l’inclusione.
Il progetto ha coinvolto 15 ultrasettantenni che necessitavano di inserimento in Rsa nelle attività aperte a tutti, 20 ultrasettantenni con necessità di supporto alla domiciliarità attraverso la consegna di pasti, spesa, farmaci e la proposizione di attività sociali, 50 tra familiari e caregiver, circa 170 giovani e adulti come organizzatori e partecipanti alle attività, 15 tra bambini e ragazzi, dai 6 ai 17 anni, con le rispettive famiglie, che hanno che hanno usufruito del campo sportivo e partecipato agli eventi; e 18 volontari.
Il progetto è stato finanziato attraverso una raccolta fondi attiva da aprile a giugno 2023 su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo dedicata a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà. In tre mesi, sono stati raccolti oltre 120.000 euro grazie alle contribuzioni di privati cittadini, imprese, della Banca e delle società del Gruppo Intesa Sanpaolo.
“Se dovessi riassumere con un brain storming quanto realizzato grazie al progetto, direi: apertura, divertimento, emozione, gioia profonda, riflessione, sostegno, condivisione, fiducia, stima, amicizia e, se leggessi da fuori queste parole, non mi verrebbe subito in mente che stiamo parlando di una Rsa. Sono grata a Intesa Sanpaolo per l’opportunità, sono fiera della nostra équipe, sono felice per gli incontri autentici con anziani, parenti e professionisti che mi aiutano a scegliere di prendere a cuore le persone e non di prendere in carico”, ha dichiarato Valterio Simonetta, direttrice della Casa per anziani e la comunità della Valle Antrona.
“Il progetto che abbiamo l’onore di inaugurare oggi, è davvero in sintonia con l’attenzione che la nostra Banca riserva al mondo dei senior. Siamo particolarmente fieri di averlo selezionato tra le molte proposte ricevute e che sia diventato la sedicesima iniziativa supportata in Piemonte attraverso il nostro Programma Formula - ha commentato Stefano Cappellari, direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo - . Il nostro Gruppo ha infatti sviluppato numerosi servizi rivolti ai clienti over 65 ed ai loro caregiver, per quanto riguarda la tutela della salute, gli infortuni, la non autosufficienza temporanea, oltre a servizi di assistenza socio-sanitaria e domiciliare. Fanno parte di un articolato programma dedicato ai senior che comprende aspetti di natura finanziaria, assicurativa, assistenziale, investimenti, servizi dedicati al benessere, al tempo libero ed alle attività sociali”.
“Quest’importante progetto ci permette di essere più incisivi, con proposte progettuali rispondenti ai bisogni territoriali su una serie di questioni che colpiscono il nostro Paese in ambito ESG. Il progetto “Una Valle a Misura di Persona” è la dimostrazione che per dare una risposta rapida ed efficace alle problematiche sociali territoriali, il connubio tra i mondi non profit e profit può rappresentare una soluzione vincente in grado di portare soluzioni concrete in contesti sociali periferici complessi”, aggiunge Roberto Vignola, vice direttore generale di Cesvi.