Politica - 01 giugno 2024, 09:45

"Sanità territoriale, trasporti gratuiti per studenti e formazione professionale". Ecco la ricetta di Lucio Reggiori per il futuro del Vco

Per anni impegnato in prima linea nel mondo sindacale, mette in campo la sua esperientìza e si candida per sostenere Gianna Pentenero

Lucio Reggiori è tra i candidati alle elezioni per il rinnovo del consiglio regionale del Piemonte dell’8 e 9 giugno, nella lista del Partito Democratico, per il collegio provinciale del Verbano Cusio Ossola. Nato a Baveno nel 1957, ha alle spalle una lunga carriera nel mondo sindacale, ricoprendo ruoli di prestigio quali quello di segretario generale della Cgil del Vco e segretario generale della Fillea Cgil Piemonte. All’esperienza sindacale si è unita anche la militanza politica, a partire dal Pci fino al Pd.

Lavoro: “Sosteniamo il salario minimo”

“Non possiamo e non dobbiamo, come cittadini, genitori e politici del Vco, arrenderci al fatto che vi sono più di 12.000 persone che si recano fuori provincia per lavorare, è circa un quarto dei lavoratori occupati residenti in provincia, oltre ad una situazione che vede circa il 30% dei giovani 15/30 anni che non lavora e non studia”, sottolinea Reggiori. “Servono politiche, iniziative, accordi o patti per invertire le tendenze, in questo la regione deve giocare un ruolo primario. Noi ci siamo, e su queste tematiche saremo presenti in tutte le mobilitazioni per il mantenimento dei livelli occupazionali, della sicurezza sul lavoro e per lo sviluppo”.

“Anche a livello territoriale abbiamo sostenuto e sosteniamo la proposta di salario minimo – spiega il candidato alle regionali del Pd - pur non avendo titolarità legislativa in materia, la regione può mettere in atto azioni e proposte a partire dagli appalti pubblici”.

Turismo e artigianato: “Investire sulla formazione del personale”

“Da noi, nel Vco, pare che tutti siano concordi nell’assicurare la soluzione dei problemi e garantire un futuro al settore del turismo e del terziario. Poi, però, ci si troverà all’apertura della stagione estiva con il mancato reperimento delle professionalità richieste e con l’offerta di trattamento del personale in termini di inquadramenti, retribuzioni ed orari non sempre in linea con i contratti nazionali e le leggi”, sottolinea Lucio Reggiori.

“Bisogna pensare concretamente – la sua proposta - alla formazione per l’ambito turistico ricettivo e dei pubblici esercizi e, parallelamente, incentivare e rendere attrattivo il lavoro nel settore, non solo rispetto di leggi e contratti ma anche con offerta abitativa e alloggi dedicati”.

“Servono inoltre – conclude Reggiori - scelte che portino all’allungamento della stagione e iniziative a carattere nazionale ed internazionale che facciano rimanere vivo il richiamo al nostro territorio”.

“Per il tema artigianato, risulta in forte calo quello artistico e quello legato alle produzioni industriali, così come il lapideo”, spiega il candidato del Pd. “In aumento, invece, il settore edile e affini per le scelte di destrutturazione fatte da molte imprese che fanno iscrivere all’artigianato molti loro dipendenti per non avere più legami diretti”.

“Sarebbero necessari – propone Reggiori - sostegni non solo economici per beni e strumenti, ma una formazione migliore. Anche in questo caso, non bastano solo bandi con istituti in concorrenza, ma corsi concordati con strutture formative e rappresentanti dei vari settori, per garantire il futuro”. Questa la sua idea: “Si potrebbe immaginare la creazione di consorzi, tra enti istituti, unici a livello provinciale, che si dividano le materie accrescendo l’offerta formativa e specializzandola ancora di più e magari possa favorire la venuta sul territorio di persone interessate o gli immigrati, i richiedenti asilo o quelli in attesa di permessi”.

Sanità: “Il servizio pubblico torni ad essere universale”

Un tema importante è senza dubbio quello della sanità. “Abbiamo un’idea chiara e netta: deve essere pubblica e deve garantire ad ogni individuo l’accesso ad ogni prestazione, come ci indica la Costituzione Italiana”, dichiara Reggiori. “Il servizio pubblico deve tornare ad essere veramente universale, garantendo visite diagnostiche, esami ed interventi a tutti i piemontesi in tempi e modalità che non mettano a rischio la salute degli utenti e che non debbano indebitarsi per ricorrere ad accertamenti e cure o comunque debbano rivolgersi alle strutture private”.

Tra i punti principali, la riduzione delle liste d’attesa, attualmente “ai limiti dell’assurdo e non più tollerabili”. “L’idea di un ospedale unico nel Vco, ad oggi, è l’unica soluzione per una miglior gestione delle acuzie, delle urgenze e dell’interventistica, con personale e attrezzature all’altezza di un ospedale dei giorni nostri”, commenta il candidato dem.

“Ma non solo: la qualità del lavoro degli operatori del settore è peggiorata notevolmente in questi anni, soprattutto per le mancate assunzioni ed il ricorso all’appalto o all’affidamento del lavoro con molte problematiche. – prosegue Reggiori - Si pensi solo alle differenze di trattamento e dei compensi: una operatrice part time di un Cup regionale o nella provincia percepisce 5/600 euro mensili, cifra che la stessa Asl Vco spende per una giornata part time di un medico gettonista”. Infine, il candidato del Pd al consiglio regionale sottolinea la necessità di “investimenti sulle strutture ospedaliere nelle tecnologie e soprattutto sul personale, con le effettive assunzioni previste dagli accordi sottoscritti”.

Trasporto pubblico: "Un'alternativa valida per tutti i piemontesi"

In materia di trasporti, Reggiori sottolinea come “mentre il settore del trasporto privato evolve, con veicoli ibridi ed elettrici, il servizio di trasporto pubblico non si è evoluto di pari passo. Per essere una valida alternativa al trasporto privato, è necessario far evolvere il servizio pubblico ripensando il trasporto collettivo multimodale, integrando i treni, i bus, le biciclette”.

“Vogliamo che gli sforzi economici della regione – dichiara il candidato del Pd - si concentrino sugli investimenti e sulla programmazione per acquistare nuovi treni e ristrutturare le stazioni, renderle accessibili a tutti, togliere tutte le barriere architettoniche che sono purtroppo ancora presenti, semplificare su qualsiasi tipologia di trasporto l’acquisto dei biglietti e inaugurare il biglietto/abbonamento unico dei trasporti piemontesi”.

“L’obiettivo – propone Reggiori - deve essere garantire un trasporto pubblico che sia un’alternativa valida per la più alta percentuale possibile della popolazione piemontese, dai centri più grandi a quelli più piccoli. Per questo è necessario investire nella capillarità, frequenza e puntualità del servizio ad ogni livello. Da questo punto di vista – prosegue - esiste una vera e propria emergenza: i territori del Piemonte non riescono a essere collegati. Proponiamo che per gli studenti fino ai 25 anni il trasporto sia gratuito”.

“Occorre una visione territoriale, una coesione e una partecipazione di tutti i soggetti interessati, quando si sceglie di interrompere o cambiare i servizi”, sottolinea Reggiori. “Per esempio, la chiusura della tratta ferroviaria da Domodossola a Arona per 3 mesi, tra giugno e settembre 2024, in piena stagione turistica, dove i mezzi di trasporto pubblico sono molto usati dai turisti, non è il giusto percorso. In questo caso la regione che ha competenza, visto che finanzia tratte di trasporto pubblico, deve intervenire e fare da regia, ascoltando tutte le voci in particolar modo delle istituzioni locali, degli operatori e delle organizzazione di rappresentanza delle categorie interessate, per arrecare il mino disagio possibile”.

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