C’è ancora da fare, ma gli interventi più importanti a protezione dell’abitato sono quasi tutti completati.
A Formazza, in questi anni, sono arrivati oltre 4 milioni di euro per sanare le ferite lasciate dalla grossa frana che nel 2009 si era staccata dalla montagna alle spalle del municipio: il costone di roccia era scivolato a valle, minacciando case e attività commerciali. Una ventina di persone erano state costrette ad uscire di casa.
Una montagna fragile che in questi ultimi 20 anni è franata più volte, causando pericolo e apprensione tra i residenti.
La frana del 2009 aveva avuto un altro seguito nel 2019, quando c’era stato un altro consistente scivolamento a valle del materiale che era rimasto fermo nel canalone creatosi dopo il primo evento. Un pericolo continuo per le abitazioni.
A creare preoccupazione era stato anche il cedimento della morena anche sull’altro versante della valle, sul lato del Vannino. Sempre nel 2019 la pioggia aveva causato prima la creazione di un lago artificiale e quindi lo scivolamento a valle di molto materiale e di tantissima acqua lungo il rio che costeggia l’area campeggio.
Dall’aprile 2009, molto è stato fatto, anche se le opere di messa in sicurezza non sono ancora finite.
‘’Abbiamo realizzato 5 cinque zone di contenimento che hanno permesso comunque di bloccare il materiale franato– dice Bruna Papa, il sindaco del paese - . Ora mancano ancora alcuni interventi per i quali abbiamo chiesto fondi attraverso il Pnrr’’.