Cronaca - 04 luglio 2024, 18:09

La teleferica da cui è precipitata Margherita Lega è un impianto privato

È normalmente utilizzata per portare in quota i materiali necessari alle baite in alpeggio

La teleferica da cui è precipitata Margherita Lega, la donna trentina di 41 anni morta questa mattina in valle Anzasca è un impianto privato, al servizio delle baite che si trovano a monte dell’abitato di Calasca Castiglione.

Lo conferma all’Agi la sindaca del paese, Silvia Tipaldi. “E’ un impianto - spiega – che non mi risulta abbia mai dato nessun tipo di problema e che viene normalmente utilizzato per portare in quota i materiali necessari alle baite in alpeggio”.

L’alpe Drocala, dove si trova la baita a cui era diretta la donna con il marito e i due figli si trova a 940 metri di quota. La teleferica copre una distanza di circa 400 metri passando sopra un canalone, che è quello dove la donna si è schiantata al suolo. “E’ stata – aggiunge la sindaca – una fatalità, una vera tragedia”.

I due bambini, infatti, sono stati affidati al centro estivo del paese anzaschino, mentre il marito si trova nella caserma dei carabinieri di Bannio Anzino. Il corpo di Margherita Lega è al momento a disposizione del magistrato che sta seguendo le indagini, il sostituto procuratore di Verbania Nicola Mezzina, che ha posto sotto sequestro la teleferica.

ECV