Domodossola - 06 aprile 2025, 11:00

Vagna dedica uno slargo ai Maestri del Lavoro d’Italia FOTO

È il primo spazio del Vco intitolato a queste figure d’eccellenza

E' stato inaugurato sabato a Vagna uno  slargo  intitolato ai Maestri del Lavoro d'Italia. Primo spazio del Vco con questa denominazione.

Dopo  la messa, nella chiesa di San Brizio, c'è stato lo scoprimento della targa con la benedizione del parroco don Vincenzo Barone. Sono poi  intervenuti il sindaco di Domodossola Lucio Pizzi, il console regionale del Piemonte dei Maestri del Lavoro Ubaldo Uberti nonché console delle province di Novara e Vco, il vice console vicario con delega per il Vco Giuseppe Gesù.

Ha preso parte all'inaugurazione anche una delegazione di una ventina di maestri del lavoro di Novara e Vco e il maestro del lavoro di Domodossola Paolo Montinaro. Con il sindaco erano presenti inoltre gli assessori al Commercio e Attività Produttive Gianluca Iervasi e al bilancio Gabriella Giacomello, la consigliera Paola Besana. Hanno partecipato infine alla  cerimonia rappresentanti del gruppo Arsciol autorità civili e militari, rappresentanti di diverse associazioni.

“Rendiamo oggi omaggio ai Maestri del Lavoro d'Italia – ha detto il sindaco Pizzi - uomini e donne che con il loro impegno hanno contribuito alla costruzione della nostra Nazione. Intitoliamo simbolicamente uno spazio a tutti coloro che, lavorando instancabilmente, hanno lasciato un segno nella nostra comunità e nel nostro Paese”.

“Ogni anno in Italia vengono nominati 1000 maestri del lavoro, nel Piemonte quest'anno ce ne saranno 83 di questi 3 nel Vco – ha detto il console Ubaldo Uberti   che saranno insigniti il primo maggio. Siamo persone che hanno dedicato la loro vita al lavoro cercando di farlo con perizia  capacità, impegnandosi anche a formare le nuove generazioni”.

Il viceconsole Giuseppe Gesù  infine ha ringraziato l'amministrazione i presenti, le associazioni e i gruppi che l'hanno aiutato nell'organizzare l'evento . “Quando si parla di lavoro- ha detto Giuseppe Gesù si parla di persone, la dignità della persona e la cura della vita devono sempre prevalere su ogni altro interesse”. La cerimonia si è conclusa con un rinfresco.

Mary Borri