Sarà una giornata di solidarietà e divertimento, i cui proventi saranno interamente destinati all'Ugi e ai bambini della Thunder Foundation. Domenica 27 aprile a Villadossola si svolgeranno la quinta edizione della corsa per gli iscritti alla Maratona Virtuale di Londra, e la passeggiata naturalistica con accompagnatore Cai per la città.
Un'occasione per raccogliere fondi per sostenere le attività delle due associazioni. La maratona virtuale sarà corsa, come ogni anno, da Elena Bonalumi e Davide Moglia, mentre la camminata sarà aperta davvero a tutti. "Sarà una passeggiata per Villadossola - spiega Damiano Bassi presidente dell'Ugi amica dell'Ossola - che toccherà i luoghi più belli, con tutti i rioni, fino all'arrivo in oratorio dove avremo le attività di basket con Baskin insieme all'Asd Azzurra Basket Vco".
Il pranzo sarà poi in piazza Repubblica con il Polenta Party. Al pomeriggio dalle 14.30 è in programma lo spettacolo di bolle e alle 15.30 i bambini potranno partecipare ai laboratori curati da Sara Caprera di Nati per leggere. Alle 17.30 infine è prevista la performance del gruppo vocale Light Voice e del gruppo Saxes and Voices. Una manifestazione che quest'anno mette insieme, dunque, Ossola Amica dell'Ugi e l'associazione The Thunder Foundation: "E' una piccola associazione che segue 41 ragazzi di un ghetto a Nairobi - spiega Gabriella Tonelli, voce dell'associazione in zona - questi ragazzi, individuati tra coloro che avevano meno possibilità, grazie a The Thunder Foundation possono studiare, imparare un mestiere, avere un futuro".
Elena Bonalumi e Davide Moglia il 27 aprile correranno come accade da qualche anno la Maratona virtuale di Londra, portando il loro messaggio di solidarietà: "Da quest'anno - prosegue Gabriella Tonelli - saremo partner di Ossola Amica dell'Ugi, condividendo gli stessi obiettivi, e da questa collaborazione nasce la bellissima giornata di solidarietà".
"Le collaborazioni sono le più belle - spiega Damiano Bassi - Ossola Amica dell'Ugi sostiene le famiglie con bimbi malati di tumori, ma stanno nascendo tanti nuovi progetti come quello legato allo sport che permette a questi bimbi sfortunati di approcciarsi all'attività sportiva assecondando il proprio corpo debilitato dalle terapie".