Attualità - 09 maggio 2025, 19:00

Cappuccina, rimandata a settembre la partenza dei frati

Il comitato dei fedeli: "Non riusciamo a comprendere come il vescovo, da noi interpellato ben 7 mesi fa, ad oggi non si sia degnato nemmeno di rispondere alla nostra richiesta di incontro"

Nessun dietrofront, i frati della Cappuccina lasceranno Domodossola, ma questo non avverrà prima di settembre. “La notizia è stata confermata nei giorni scorsi da padre Fausto Panepinto durante una messa” spiegano i rappresentanti dei fedeli che si sono costituiti nei mesi scorsi in un comitato a tutela del convento, e delle opere annesse costruite nei 70 anni di presenza a Domo. 

Niente festa di 'addio' quindi durante la patronale di Sant'Antonio di giugno. Ma sarà tutto rimandato alla fine di agosto o all'inizio di settembre. L'estate quindi sarà aperto anche il Treno dei Bimbi di Croveo in Valle Antigorio. 
Per il futuro al momento non ci sono grosse novità dopo l'incontro dello scorso dicembre che ha visto riuniti allo stesso tavolo il sindaco Lucio Pizzi, il vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla, il parroco della collegiata don Vincenzo Barone e quello della Cappuccina padre Fausto Panepinto e il Ministro provinciale dei frati padre Roberto Rossi Raccagni.

Il convento, la chiesa e gli impianti sportivi annessi saranno gestiti dalla Curia per mano del parroco domese don Vincenzo Barone. L'asilo, già oggi gestito dalla Fondazione Dignitatis Personae, dovrebbe continuare ad essere gestito dallo stesso ente, ma al momento non si sa a chi passerà la proprietà dello stabile. “Per Casa Letizia non ci sono certezze, l'unica cosa che sappiamo è che le donne ucraine fuggite dalla guerra rimarranno fino alla fine di dicembre, poi si dovrà capire cosa ne sarà della struttura” spiegano i membri del comitato. 
Stessa cosa per il Treno dei Bimbi di Croveo. Stagione estiva garantita con la presenza dei frati e dei volontari, poi il futuro è ancora tutto da decidere.

Tra i fedeli del quartiere permane lo sconforto per la decisione del provinciale dei Cappuccini: "Padre Fausto in tutti questi anni è riuscito a sistemare tutti i debiti pregressi, ancora oggi non ci spieghiamo questa scelta di abbandonare il quartiere. Così come non riusciamo a comprendere come il vescovo, da noi interpellato ben 7 mesi fa, ad oggi non si sia degnato nemmeno di rispondere alla nostra richiesta di incontro per rispondere alle nostre domande sul futuro".

Redazione