Attualità - 13 maggio 2025, 12:00

"Giovani in fuga e aziende in crisi: ora basta silenzi, il territorio chiede risposte"

Italia Viva e Lista Marchionini: un grido d’allarme in provincia, servono risposte concrete per i ragazzi e per l’economia del Vco

Un territorio in sofferenza, un’emergenza generazionale che bussa alle porte della politica. Il convegno promosso da Italia Viva e dalla Lista Marchionini, moderato dal consigliere comunale Patrich Rabaini, ha messo al centro il grido d’allarme di una provincia che rischia di svuotarsi: giovani che se ne vanno, imprese che chiudono, istituzioni che tacciono. Ma anche proposte concrete e visioni per il futuro. Un momento che ha visto la partecipazione di voci autorevoli decise a cambiare rotta prima che sia troppo tardi.

Il Senatore Enrico Borghi (Italia Viva) ha indicato una via: “Serve puntare su innovazione e ricerca. Utilizziamo le aree dismesse e le risorse del territorio per ospitare datacenter: abbiamo energia disponibile, distanza dai centri abitati e possibilità di raccordo con le dorsali. Perché non sperimentare qui la costruzione di datacenter sostenibili e infrastrutture per la ricerca?”

È intervenuta anche la consigliera regionale Vittoria Nallo, che ha denunciato “il dramma della disoccupazione giovanile e la precarietà salariale” che colpiscono il territorio. “Non possiamo permetterci di perdere 700.000 giovani. La colpa non è loro: le difficoltà partono già dall’università, vissuta con un’ansia profonda che in alcuni casi sfocia in suicidi. A cui segue incertezza e e precariato, che posticipano la scelta di fare una famiglia.” Nallo ha illustrato le proposte legislative di Italia Viva già depositate in Parlamento:

1. Abolizione degli stage extracurriculari, spesso abusati dalle aziende.

2. Regolamentazione dei tirocini curricolari, per garantire un minimo rimborso spese e limiti temporali.  

3. Dimezzamento o azzeramento dell’IRPEF per gli under 35, per aumentare il potere d’acquisto dei giovani e la competitività delle imprese.

4. Reddito di formazione, un sostegno economico per garantire pari opportunità nello studio.

“Vogliamo anticipare il momento dell’emancipazione. I giovani hanno bisogno di strumenti, non di promesse.”

Non è mancato l’attacco dell’ex sindaca di Verbania Silvia Marchionini, che ha denunciato “l’assordante silenzio del governo, della Regione Piemonte e dell'amministrazione comunale di fronte alla crisi industriale della Barry Callebaut. La produzione continua, ma si chiude solo a Intra. È un paradosso. La città non ha mosso un dito, non ha combattuto questa battaglia.” Marchionini ha ricordato le proposte di incentivi su TARI e IMU: “Abbiamo indicato una strada, si convochino le aziende e si apra una trattativa. Ma serve una volontà politica che al momento non vediamo.”

Il consigliere Patrich Rabaini, moderatore dell’incontro, ha rincarato la dose: “Da parte della giunta comunale non solo mancano soluzioni, ma manca perfino il tentativo di rispondere. Il Governo ha aperto tavoli di crisi che non hanno portato a nulla. Servono fatti, non parole.”

Il consigliere comunale PD Riccardo Brezza ha denunciato la crescente distanza tra propaganda e realtà: “Mentre il Governo parla di un milione di posti di lavoro, nel nostro territorio si moltiplicano le richieste di cassa integrazione. È il ceto medio a soffrire di più. Dobbiamo rendere il nostro territorio attrattivo per chi qui ci vive.”

Ha concluso l’avvocato giuslavorista Lucio Alfonso Liguori, che ha smascherato il falso mito dell’apprendistato: “Spesso è solo un modo per risparmiare sul lavoro, non per formare. Bisogna evitare che questo accada.”

In chiusura, la consigliera regionale Vittoria Nallo ha richiamato l’attenzione sull’appuntamento referendario del prossimo 8-9 giugno, sottolineando la posizione di Italia Viva: “Invitiamo tutti a sostenere il NO. Non possiamo permetterci di tornare indietro, di riportare i lavoratori in una condizione di maggiore precarietà e minori tutele. Dobbiamo costruire un futuro più giusto, non smantellare le garanzie esistenti.”

comunicato stampa a.f.