Domenica 18 maggio a Vogogna la musica diventerà ponte tra culture, memoria e emozioni profonde. Dalle 15:00 alle 19:30, il borgo ospiterà il musicista curdo Ashti Abdo per un evento che unirà un laboratorio di canto tradizionale e un concerto, offrendo al pubblico l’occasione rara di avvicinarsi all’anima musicale del popolo curdo.
Organizzato dall’Associazione passAmontagne e dal gruppo vocale Arsunàcanta, in collaborazione con l’Associazione Culturale Ossola Inferiore e il Comune di Vogogna, l’incontro vuole essere non solo un appuntamento musicale, ma un momento di scambio autentico e condivisione interculturale.
Ashti Abdo, originario di Aleppo e cresciuto a Efrin, porta con sé un bagaglio di storie e melodie apprese nei villaggi del Kurdistan, tra le voci degli anziani e i suoni della natura. Dopo l’emigrazione in Italia, ha vissuto la durezza dell’inserimento nel mondo del lavoro industriale, prima di potersi dedicare completamente alla musica, trovando nel tembûr – lo strumento a corde tipico della sua terra – il mezzo più diretto e profondo per raccontare il suo vissuto.
Alle ore 15:00 inizierà il laboratorio di canto curdo, della durata di due ore, durante il quale i partecipanti potranno apprendere “Keleşo”, un brano struggente che racconta una storia d’amore spezzata dal destino: quella di Feqî e Zîzan, separati per sempre dalle acque di un fiume. Un canto che ha rischiato l’oblio, ma che attraverso la voce e l’impegno di artisti come Abdo continua a vivere. Il laboratorio è a numero chiuso, con iscrizione obbligatoria scrivendo a passamontagne@gmail.com.
A seguire, alle 18:30, si terrà il concerto, aperto al pubblico con ingresso libero (e possibilità di lasciare un contributo libero all’uscita). Sarà un viaggio musicale intenso, fatto di suoni che evocano terre lontane ma emozioni vicine, e brani come “Beja” – che in curdo significa “racconta” – capace di dar voce al dramma della guerra in Siria e, più in generale, a tutte le ferite che i conflitti lasciano nei popoli.
“Non sono molto bravo con le parole, mi esprimo meglio con le note” ama dire Abdo. Ed è proprio con le sue note che invita ad ascoltare, a sentire storie di dolore, resistenza, ma anche di bellezza, coraggio e speranza.