Bruxelles si conferma snodo cruciale per il futuro sostenibile dell’Europa, anche sul fronte della gestione idrica. La recente visita di una delegazione di Acqua Novara Vco alle istituzioni europee è stata guidata dall’amministratore delegato Daniele Barbone e organizzata con il supporto dell’ufficio di Bruxelles di Grimaldi Alliance. La due giorni ha offerto un’occasione preziosa per fare il punto sull’avanzamento delle politiche comunitarie in materia di acqua, sostenibilità ambientale e transizione ecologica. Un’agenda fitta di incontri con parlamentari europei, funzionari della Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea, rappresentanti della delegazione delle regioni, della rappresentanza permanente italiana e delle associazioni di categoria del settore idrico ha permesso di fotografare lo stato dell’arte delle strategie in corso e i nodi ancora da sciogliere.
Tema caldo discusso a Bruxelles è quello della regolamentazione delle sostanze pericolose, con particolare attenzione ai Pfas (sostanze perfluoroalchiliche), notoriamente persistenti e dannose per la salute e l’ambiente. La discussione si è concentrata sull’esperienza di Acqua Novara Vco di monitoraggio integrato e di dialogo con gli operatori del territorio per prevenire o limitarne la diffusione in ambiente. Tale approccio è considerato coerente e sistemico coinvolgendo tutta la catena dalla protezione delle acque potabili alla gestione degli scarichi industriali, fino ai processi produttivi ed è stato motivo di grande interesse dei decisori europei.
La gestione dell’acqua, oggi più che mai, non può essere affrontata a compartimenti stagni. La sfida posta dai cambiamenti climatici, dall’inquinamento e dall’urbanizzazione impone una visione sistemica, capace di tenere insieme qualità, quantità, efficienza, economia circolare e tutela ambientale. “L’Europa abbiamo capito che si prepara a fare la sua parte con strumenti nuovi e strategie aggiornate - ha sottolineato Daniele Barbone -. Ma sarà la capacità degli Stati membri, delle istituzioni territoriali e di noi operatori a trasformare i principi in prassi, le strategie in infrastrutture, i documenti in risultati. Il tempo dell’acqua come risorsa illimitata è finito: quello della sua gestione consapevole e integrata è appena iniziato”.