Sanità - 14 giugno 2025, 19:00

Anche il comune di Santa Maria Maggiore in difesa del punto nascite

Nel corso dell’ultimo consiglio comunale si è discusso un ordine del giorno in cui si chiede anche la riapertura del reparto di ostetricia e ginecologia

Anche il comune di Santa Maria Maggiore si schiera a difesa del punto nascite di Domodossola e chiede la riapertura del reparto di ostetricia e ginecologia all’ospedale San Biagio. Il tema è stato discusso durante l’ultimo consiglio comunale, alla presenza del sindaco Claudio Cottini e dei consiglieri.

Nel verbale di deliberazione del consiglio comunale si leggono le motivazioni che hanno portato alla discussione dell’ordine del giorno: “Le aree montane necessitano di politiche sanitarie che tengano conto delle peculiarità geografiche e demografiche, al fine di tutelare i diritti delle comunità residenti e contrastare Io spopolamento; il punto nascite dell'ospedale San Biagio rappresenta un presidio fondamentale per Domodossola e per l'intera Ossola, garantendo alle famiglie un servizio essenziale e di prossimità. Inoltre, la sua eventuale chiusura determinerebbe un inaccettabile impoverimento dell'offerta sanitaria locale e, in caso di emergenze o urgenze, comporterebbe evidenti rischi per la salute e la sicurezza delle partorienti; il mantenimento del punto nascite è quindi imprescindibile, soprattutto alla luce dei criteri di specificità montana e accessibilità ai servizi”.

Prosegue la nota: “È inoltre fondamentale e improcrastinabile - richiamando sia la deliberazione in materia di sanità del consiglio regionale con cui è stata decisa la riqualificazione dell'ospedale San Biagio e dell'ospedale Castelli, sia le contestuali affermazioni dei vertici politici della regione volte a garantire la presenza di Dea di primo livello in entrambi gli ospedali - programmare al più presto la riapertura dei reparti di pediatria, ostetricia e ginecologia all'ospedale San Biagio, reparti appunto previsti in presenza del Dea di primo livello, risolvendo così definitivamente la questione”.

Tutto ciò premesso, il consiglio di Santa Maria Maggiore “ribadisce con forza assoluta contrarietà a qualsiasi ipotesi di chiusura del punto nascite dell'ospedale San Biagio e chiede, ancora una volta, alla regione Piemonte, all'Asl Vco e a tutte le autorità competenti di garantire la permanenza e la piena operatività del punto nascite”. Inoltre, si chiede “con determinazione che venga programmata e attuata ai più presto la riapertura dei reparti di pediatria, ostetricia e ginecologia presso l'ospedale San Biagio, dà mandato al sindaco di rappresentare la posizione espressa nel presente ordine del giorno presso tutti i livelli istituzionali competenti, con ogni iniziativa utile a salvaguardare i servizi sanitari dell'Ossola e, infine, chiede che il presente ordine del giorno venga inviato all'attenzione di tutti i sindaci dell'Ossola, perché possano unirsi in una comune azione di difesa del diritto alla salute nel nostro territorio”.

l.b.