La prima cittadina di Formazza, Bruna Papa, denuncia i disagi causati dall’interruzione della corrente elettrica avvenuta oggi in alta valle, nonostante le ripetute richieste di rinviare l’intervento a un periodo meno delicato per il turismo.
"Malgrado le rimostranze dell’amministrazione comunale e degli operatori turistici della valle – dichiara la sindaca – è stata sospesa l’erogazione dell’energia elettrica, creando gravi disagi e danni economici alle attività in alta valle, dalla località Cascata fino ai Sabbioni".
La contestazione non riguarda tanto la natura dei lavori, ritenuti comunque importanti, quanto la tempistica e l’assenza di un confronto con il territorio. "La perplessità nasce dal fatto che questi interventi sono pianificati con mesi, se non con un anno di anticipo, eppure continuano a essere eseguiti proprio nei periodi di alta stagione turistica, anziché nei mesi come maggio, quando molte strutture sono chiuse e il clima favorisce l’operatività dei cantieri".
Secondo Bruna Papa, la situazione è tanto più paradossale se si considera che le aziende elettriche operano sul territorio di Formazza da oltre un secolo. "È dal primo Novecento che l’alta valle ospita infrastrutture elettriche. Non si può continuare a ignorare le esigenze di un’economia che oggi è fortemente legata al turismo".
L’amministrazione comunale non contesta l’utilità dei lavori, ma chiede soluzioni pratiche. "Abbiamo sempre richiesto, laddove i cantieri non siano rinviabili, l’installazione di generatori per consentire a rifugi, ristoranti e alberghi di proseguire la propria attività. Non si tratta di ostacolare i lavori, ma di permettere a una valle intera di non fermarsi".
Infine, la sindaca critica la comunicazione tardiva del distacco di energia, avvenuta – sebbene nei termini di legge – senza un vero confronto. "È inaccettabile che agli operatori venga semplicemente comunicata la sospensione della corrente, come un fatto già deciso. Chiediamo quindi la sospensione dei nuovi distacchi annunciati solo oggi per la prossima settimana e, se proprio non sarà possibile evitarli, almeno l’installazione di un generatore per limitare i danni economici".
Una richiesta chiara, che rappresenta la voce di una valle intera decisa a non subire passivamente decisioni prese lontano dalle sue reali esigenze.