Confine - 23 giugno 2025, 18:42

La Svizzera restituisce 48 beni culturali all’Italia

Alcuni degli oggetti sono stati sequestrati nel corso di procedimenti penali condotti nei Cantoni di Basilea Città, Ginevra, San Gallo, Zurigo, Ticino e Neuchâtel

La Svizzera restituisce diversi beni culturali all’Italia. Il 19 giugno, la direttrice dell’Ufficio federale della cultura (UFC), Carine Bachmann, ha consegnato all’Ambasciatore d’Italia in Svizzera Gian Lorenzo Cornado 48 beni culturali italiani. La restituzione si iscrive nell’attuazione della legge del 23 giugno 2003 sul trasferimento internazionale dei beni culturali.

Alcuni degli oggetti restituiti sono stati sequestrati nel corso di procedimenti penali condotti nei Cantoni di Basilea Città, Ginevra, San Gallo, Zurigo, Ticino e Neuchâtel e consegnati alla Confederazione. Ne è stata disposta la confisca perché erano stati importati illegalmente in svizzera o trasferiti illecitamente nell’ambito del commercio d’arte. La restituzione avviene in virtù della Legge, che da oltre 20 anni è la base legale per l’attuazione in Svizzera della Convenzione Unesco del 1970 concernente le misure da adottare per interdire e impedire l’illecita importazione, esportazione e trasferimento di proprietà dei beni culturali.

Diversi oggetti erano in possesso di due privati che hanno scelto volontariamente di restituirli all’Italia. Nei casi di restituzione volontaria, come questi, l’Ufficio federale fa da mediatore tra i privati interessati e il Paese di origine dei beni culturali.

Renato Balducci