Attualità - 25 giugno 2025, 12:00

Crevoladossola, approvate le tariffe Tari: costi stabili, ma cresce l’incertezza per il futuro

Il sindaco Ferroni: "Ai cittadini una riduzione in base all'Isee, ma il provvedimento mostra alcune criticità"

“Per quanto attiene alle tariffe Tari siamo di fronte ad una sostanziale conferma dell’importo che Crevoladossola riconoscerà nel prossimo anno al concessionario ConserVco. Parliamo di 848.000 euro contro gli 830.000 del 2024. Su questi importi saremmo di fronte ad una sostanziale conferma delle tariffe”. Così Giorgio Ferroni, sindaco di Crevoladossola, durante il consiglio comunale tenutosi ieri, 24 giugno, nel quale sono state approvate le tariffe della tassa sui rifiuti.

“Per quanto attiene le tariffe ai cittadini – spiega il primo cittadino - in realtà ci sarà una novità imposta da un decreto del governo Meloni che attribuisce ai redditi Isee inferiori a 9530 euro una riduzione che dovrà essere spalmata sugli altri utenti. In generale non siamo certo contrari ad una progressività delle tariffe, anche noi lo abbiamo fatto negli scorsi anni, resta il dubbio sulle modalità con cui viene attribuito questo sconto, perché è evidente che l’Isee (che purtroppo è l’unico strumento di accertamento) mostra alcune criticità che dovrebbero essere valutate per evitare che lo sconto in tariffa vada a vantaggio di chi in realtà non ne avrebbe bisogno”.

“Tornado al quadro del Vco – continua il sindaco - resta però evidente, a chi ha seguito le vicende amministrative, che restano molti dubbi che la nostra amministrazione ha da sempre segnalato e che poniamo anche oggi in evidenza. In Italia si vive una perenne e ciclica discussione su questioni irrisolte. Nel nostro territorio uno di questi è il fatto che il sistema del Vco ha la grossa fragilità di non avere impianti di trattamento rifiuti e questo comporta da anni la totale dipendenza da soggetti esterni e dalle fluttuazioni del mercato. Abbiamo salutato con soddisfazione ed appoggiato il progetto dei due impianti di Premosello ed Ornavasso finanziati con fondi Pnrr e visto che l’impianto di Premosello è stato abbandonato mentre quello di Ornavasso ha visto i suoi costi raddoppiare non possiamo che mostrare perplessità. L’aumento di costi da 5 a 10 milioni dell’impianto di Ornavasso sarà inevitabilmente la prossima fonte di aumenti nelle successive annualità e questo ci preoccupa, anche rispetto ai tempi di realizzazione di un impianto che è imprescindibile”.

“In passato ConserVco è stato oggettivamente il terreno di scontro interno al centro sinistra verbanese – conclude Ferroni - ora che la governance è cambiata ci auguriamo che ci sia un maggior coinvolgimento dei comuni più piccoli da parte della nuova amministrazione verbanese. Avevamo fatto pubblicamente alcune proposte, fra cui la convocazione di un tavolo tecnico fra i comuni maggiori del Vco e la ridiscussione delle quote di Verbania nella società, ad oggi non recepite. Ovviamente assumiamo su di noi l’impegno a continuare a monitorare la situazione nell’interesse dei nostri cittadini”.

l.b.