Cronaca - 02 luglio 2025, 19:00

Ancora predazioni di bestiame da parte di lupi in Vigezzo: il grido d'allarme del sindaco di Re

Massimo Patritti denuncia un episodio grave alla Colma di Dissimo: “Pressione predatoria insostenibile, rischio abbandono dell’alpeggio e fine della pastorizia di montagna”

Cresce la preoccupazione a Re per gli attacchi dei lupi al pascolo. A lanciare l’allarme è il primo cittadino Massimo Patritti, dopo che sei capre sono state sbranate sulle alture del paese.

“Un grave episodio è avvenuto alla Colma di Dissimo. Nonostante l’inalpamento del bestiame sia avvenuto da pochi giorni, un allevatore locale - spiega Massimo Patritti - ha già subito la predazione di sei capre da parte di un branco di lupi (sono stati avvistati almeno due esemplari). Il fatto si è verificato nonostante la presenza di cani da guardiania, regolarmente impiegati per la difesa del gregge. La situazione è estremamente preoccupante. Oltre al danno economico immediato, ci si interroga su quante capre riusciranno a rientrare a valle a fine stagione e – aspetto ancor più grave – se l’allevatore sarà in grado o avrà la volontà di continuare a salire all’alpeggio in futuro. C’è il concreto rischio che questa pressione predatoria porti all’abbandono dell’attività o addirittura alla vendita del bestiame. È doveroso sottolineare che il Comune di Re, con il supporto della Regione Piemonte attraverso i fondi del PSR (Piano di Sviluppo Rurale), sta investendo importanti risorse pubbliche per la riqualificazione e la valorizzazione dell’alpeggio. Ma se questi sono i risultati, ci si chiede quanto valga realmente la pena continuare a investire, quando chi l’alpeggio lo vive e lo lavora è messo nelle condizioni di non poter più svolgere la propria attività con serenità e sicurezza”.

La situazione, per Patritti, è critica. “Non si tratta di un caso isolato, ma di una situazione sempre più frequente e insostenibile, che colpisce direttamente la sopravvivenza della pastorizia di montagna e, con essa, la tutela del territorio, la biodiversità e il presidio umano delle nostre aree alpine - evidenzia il primo cittadino di Re -. Chiedo quindi con urgenza che le autorità competenti intervengano: sia per monitorare la presenza dei predatori, sia per valutare concrete misure di contenimento e prevenzione, oltre a un reale sostegno agli allevatori colpiti”.