Sarà la Cassazione a decidere sugli arresti domiciliari a cui è relegato da oltre 2 mesi il sindaco di Macugnaga, Alessandro Bonacci, al quale la procura di Verbania contesta i reati di frode processuale e depistaggio e falso materiale in atto pubblico.
La Procura della Repubblica aveva chiesto il provvedimento cautelare per Bonacci (84 anni) ottenendone l’applicazione da parte del giudice per le indagini preliminari. Questo per un’ordinanza «contingibile e urgente» - firmata del sindaco – che, secondo la pubblica accusa, sarebbe stata falsamente prodotta per giustificare quanto da lui fatto nell'ambito di un altro procedimento penale che lo vede indagato per la violazione delle norme urbanistiche ed ambientali.
Ricordiamo che dopo l’arresto, la Prefettura aveva sospeso Bonacci dall’incarico. Dal quale però il primo cittadino non ha mai dato le dimissioni.
Ora la richiesta dell’avvocato difensore di Bonacci presentata in Cassazione per la revoca dei domiciliari, richiesta vincolata al divieto di dimora nel territorio comunale di Macugnaga.