‘’Dobbiamo prendere atto che la concorrenza del lupo sta diventando insostenibile. Si segnala ormai la presenza del canide in tutte le zone del nostro Comprensorio alpino. Chi ne fa le spese maggiormente è la specie cinghiale, lo si rivela dai contenuti rinvenuti nelle deiezioni, ma purtroppo anche le altre specie di ungulati ruminanti sono soggette a predazione’’.
E’ quanto scrive sul suo sito il Comprensorio Caccia Vco 1 che rimarca come ‘’la specie che sta subendo più di tutte la predazione è il muflone, anche se il capriolo è anche lui interessato dallo stesso problema; di meno il cervo e il camoscio’’. Secondo il Vco 1 ‘’un piano di contenimento sarebbe auspicabile’’.
Si spiega anche che il Comprensorio ‘’ha iniziato, non con pochi problemi, il ripopolamento dei camosci sul Mottarone che continuerà negli anni a venire sino al raggiungimento previsto nel progetto di fattibilità approvato da Ispra e Regione Piemonte di 30 capi’’.
Inoltre si legge che ‘’gli abbattimenti di ungulati sono costanti nei numeri, la specie cinghiale è in continua crescita, come gli abbattimenti: 950 capi sono un grande numero, se poi si aggiungono, i 1500 abbattuti da referenti e coadiutori (la maggior parte nel nostro Comprensorio) i numeri sono impressionanti’’.