Cultura - 25 luglio 2025, 11:13

A Craveggia la scienza incontra l’arte: gli orologi solari di Guido Dresti in mostra a Palazzo Guglielmi

Dal 26 luglio al 21 settembre una raccolta di 53 strumenti tra gnomonica e astronomia. Inaugurazione con la storica Marisa Addomine

La scienza antica della misurazione del tempo torna protagonista in Val Vigezzo. Dal 26 luglio al 21 settembre 2025, lo storico Palazzo Guglielmi di Craveggia ospita la mostra permanente “Le ricostruzioni di Guido Dresti”, dedicata a orologi solari e strumenti astronomici realizzati da uno dei maggiori appassionati italiani del settore.

L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, in via Provinciale 12, e proseguirà anche in occasione delle festività natalizie e pasquali, su appuntamento.

L’inaugurazione ufficiale si terrà sabato 26 luglio alle ore 17, alla presenza della storica dell’orologeria Marisa Addomine, seguita da una visita guidata tra le sale del Palazzo.

La mostra accoglie 53 strumenti frutto di oltre 25 anni di lavoro di Guido Dresti, tra cui spiccano il Meccanismo di Anticitera, l’eliocronometro equatoriale, la riproduzione dell’Astrario di Giovanni Dondi, vari orologi solari d’altezza e azimutali, meccanici ad angolo orario, e astrolabi. Un viaggio affascinante nella gnomonica, la scienza delle meridiane, tra arte, matematica e astronomia.

Dresti, originario proprio di Craveggia, ha dedicato la sua vita alla diffusione e alla conservazione di queste conoscenze antiche. Dopo il ritiro dall’attività lavorativa, ha intensificato il suo impegno nella costruzione e nel restauro di orologi solari, in particolare in Val d’Ossola e nel Canton Ticino, partecipando a seminari, convegni e collaborando con esperti italiani e stranieri. È membro dell’Associazione Italiana di Gnomonica e dell’associazione “La Voce di Hora”, che si occupa di orologeria meccanica.

La collezione, già apprezzata in mostre temporanee in Italia e all’estero (tra cui Milano, Pavia, Praga e Bellinzona), trova oggi una sede stabile nella sua terra d’origine, diventando patrimonio culturale del territorio. La mostra è promossa e organizzata dal Comune di Craveggia. Per informazioni: 0324 98033.

a.f.