Attualità - 11 agosto 2025, 16:45

''Se l'orso M29 fosse stato radiocollarato come previsto ora avremmo la certezza"

Dopo l’allerta lanciata da turisti tedeschi in Valgrande interviene l’associazione nazionale per la tutela dell’ambiente e della vita rurali

Anche l’associazione nazionale per la tutela dell’ambiente e della vita rurali interviene sull’ormai sempre più discusso tema della presenza dell’orso nel Vco. La nota arriva in seguito alla segnalazione, da parte di turisti tedeschi accampati in una tenda in Val Grande, nella zona di Vald, che sarebbero stati spaventati dal passaggio dell’orso, allertando così i soccorsi. Queste le parole dell’associazione in un comunicato stampa:

“Così si è letto per sommi capi sui giornali: "Sabato 9 agosto, prima dell'alba e quindi di notte, padre e figlio tedeschi stavano dormendo in tenda nella zona di Vald, circa 1300 metri sopra Santa Maria Maggiore, nel Parco Nazionale della Val Grande, quando sono stati svegliati dalla presenza di un orso che è arrivato molto vicino a loro. Impauriti, hanno lanciato una richiesta di aiuto che è arrivata al 112. Sono stati poi portati in salvo dall'elicottero dei vigili del fuoco". In realtà i turisti non erano due, ma sei, tra cui un bambino. Chi ha chiamato i soccorsi era una donna, e non un uomo. Chiariamo subito che l'orso, se era veramente tale, evidentemente cercava cibo, poi se n'è andato. Insomma, nessuno è stato in realtà "portato in salvo".

I carabinieri forestali del nucleo del Parco Nazionale della Val Grande hanno poi emesso un comunicato che però non ci convince appieno: prima scrivono "nessun animale è stato osservato  direttamente" ma poi riportano che era stata "scorta una sagoma dall'interno della tenda". Dicono che "tale segnalazione, per affermazione stessa dei segnalanti, non era circostanziata" ma che tuttavia "la segnalante stessa afferma che avrebbe potuto trattarsi di un cinghiale". Ma il sindaco di Malesco Enrico Barbazza ci ha dichiarato: “No, il carabiniere forestale che ha interloquito con la signora mi ha riferito che la segnalazione era molto dubbia, la signora non ha confermato che fosse un orso, ma che erano le 4,30 e che nell'oscurità ha visto un animale scuro aggirarsi a circa 5/10 metri dalla tenda. Aggiungendo che la comitiva di persone da quel punto presso il Bivacco Alpe Vald in comune di Santa Maria Maggiore aveva deciso di proseguire il trekking in direzione Mottac, per propria scelta”. Il comunicato specifica che “la segnalante stessa afferma che avrebbe potuto trattarsi di un cinghiale” mentre invece la signora “non ha confermato che fosse un orso”, che è cosa ben diversa da affermare che avrebbe potuto trattarsi di un cinghiale. Come mai avrebbe potuto una semplice turista tedesca, si suppone non esperta, distinguere che animale fosse nel buio a circa 5/10 metri dalla tenda? E addirittura affermare? Saremmo curiosi però di sapere anche cosa hanno dichiarato gli altri della comitiva tedesca, ma nulla si dice nel comunicato.

Nessuno in effetti saprebbe se l'animale fosse un orso o un cinghiale, perché non ci risulta che intorno alle tende sia stato fatto un controllo alla ricerca di peli, feci o impronte fresche coronato da successo. Abbiamo chiesto al comandante della polizia provinciale Vco Riccardo Maccagno se lo faranno ora loro: "No, anche se potremmo, è un'area affidata al controllo dei carabinieri forestali, ma trovare impronte su terreno duro ed erba, visto che non piove da giorni, mi pare cosa improba. Non so se l'animale fosse un orso o un cinghiale, però proprio l'altra notte abbiamo incontrato un cinghiale di circa un quintale (l'orso M29, l'unico dichiarato in zona, pare sia intorno ai tre quintali) e una persona non esperta, al buio, magari suggestionabile potrebbe confondersi. Ma ricordo che questo orso non ha mai dato problemi alle persone". Noi di sicuro fossimo turisti però non andremmo in giro di notte in una zona in cui c'è un orso oltre ai lupi, anche solo per cautela, essendo sempre animali selvatici.

Si dice che i turisti avrebbero detto di avere sentito dei versi e che quindi non poteva essere un orso che di norma non emette suoni. Lo comunica anche il tenente colonnello Andrea Baldi, comandante reparto carabinieri Parco Nazionale Val Grande, il quale in una sua relazione racconta di una segnalazione considerata non attendibile perché un'orsa col piccolo avrebbe emesso dei versi che non vengono considerati plausibili in quanto raramente sono riferibili al plantigrado che normalmente è silenzioso. A tal proposito cita Andrea Mustoni, del Parco Naturale Adamello Brenta e allora coordinatore tecnico del progetto LifeUrsus. Ma sfugge che il termine raramente non significa mai? E in effetti la letteratura scientifica dice che gli orsi possono farlo, magari quando sono eccitati, per esempio dalla presenza di un cibo particolarmente appetitoso. Il tenente colonnello Baldi non è esente da inesattezze anche gravi, come si legge nel numero di settembre-agosto 2024 di Silvae, nel suo servizio "L'orso bruno nella Provincia del Verbano Cusio Ossola-Piemonte". Tipo: "L’orso è l'unico mammifero “non primate” a muoversi anche in postura eretta" (e allora i canguri?) o addirittura che le dimensioni dell'orso sono "le maggiori tra i selvatici terrestri dell’emisfero settentrionale", ossia la metà del globo terrestre situata a nord dell'equatore, fino all'Artico (e allora i ben più grandi alci, bisonti, bufali, ippopotami, rinoceronti o elefanti?). Ci si domanda quindi: chi controlla i testi da pubblicare su Silvae, rivista professionale e tecnico-scientifica ambientale a cura della Scuola Forestale Carabinieri con editore il ministero della difesa e istituita per aggiornare la preparazione specifica del personale dell’arma dei carabinieri?

Se veramente di orso è trattato, potrebbe essersi avvicinato alle tende dei turisti per via della cena consumata, cotta o fredda che fosse. L'orso bruno è in grado di percepire odori anche a 4 km di distanza, perché questa specie ha un olfatto quattro volte superiore a quella dei famosi e così definiti cani molecolari, ossia i bloodhound. Avendo sentito che i turisti volevano riprendere il cammino su quelle montagne e boschi - da Santa Maria Maggiore alla Riserva Naturale Mottac sono circa 10 km - è stata valutata la possibilità che l'orso li seguisse attirato dall'odore del cibo ancora negli zaini? I carabinieri forestali si suppone abbiano identificato tutti i turisti, hanno fatto un verbale in cui li avvisavano di questo potenziale rischio? Senza dubbio questo grande orso, M29, non ha finora dimostrato aggressività verso le persone, ma con gli orsi mai dire mai, come dice e scrive lo stesso Mustoni citato prima da Baldi: "Gli orsi cambiano modo di comportarsi molto rapidamente, abbiamo catturato orsi che portati in Italia sono rimasti tranquillissimi per più di un anno e poi sono diventati problematici, e viceversa".

Il bello è che secondo il sito del Parco Nazionale della Val Grande il lupo e l'orso sono specie estinte, quando invece l'arrivo accertato dell'orso risale al 2019, mentre la stima del numero minimo certo di lupi presenti nella provincia del Verbano Cusio Ossola nell'anno 2019-2020 (5 anni fa!), era di 14 esemplari, di cui 2 morti nel corso dell'anno. A settembre 2024 è terminato il progetto Life WolfAlps Eu (11.939.693 euro, ossia oltre 23 miliardi delle vecchie lire) proseguito nel 2024-2025 col programma Afterlife su tutto il territorio regionale e a cui hanno collaborato pure la provincia del Vco, i carabinieri forestali e il Parco Nazionale della Val Grande. Bene, il numero massimo di lupi ritratti contemporaneamente (ma che significa "ritratti contemporaneamente"?) è stato di 9 esemplari, più 2 lupi morti. Ma secondo il sito del Parco Nazionale della Val Grande ancora oggi il lupo è estinto. Al direttore e al presidente del parco è forse sfuggito qualcosa, nessuno li ha informati?

Ma loro hanno informato i turisti e altri della presenza di questi grandi predatori, magari con cartelli? No, almeno così dichiara il sindaco di Malesco Enrico Barbazza per quanto di sua competenza: "Ad oggi sul territorio del comune di Malesco che fa parte del Parco Nazionale della Val Grande non mi risulta ci siano esposti cartelli che segnalano la presenza di orsi e lupi all’interno dello stesso". Quelli esposti nel suo comune infatti sono opera del sindaco, che è il responsabile della tutela della pubblica incolumità. Il sindaco Barbazza ha anche dichiarato di stare valutando la chiusura dei sentieri e parti del territorio comunale interessati dalla presenza dell'orso, spiegando anche: "Ho già sollecitato il presidente della provincia Alessandro Lana. Questi animali vanno allontanati e reinseriti in altri habitat lontano dall'uomo. In questo periodo ci sono molti turisti e questa situazione potrebbe diventare un pericolo". Da notare che il presidente del Parco, Luigi Spadone, ha più volte ripetuto che "la coesistenza è possibile, a patto che venga accompagnata da informazione corretta. Come Parco ci impegniamo a rafforzare il dialogo e le azioni concrete sul territorio". Un sito Internet aggiornato e cartelli non vi rientrano?

Tuttavia, se l'orso M29 fosse stato radiocollarato come previsto, i suoi spostamenti sarebbero stati registrati punto per punto e si saprebbe se vicino alle tende dei turisti c'era lui invece di un cinghiale, cerva o folletto. Nel 2024 la provincia del Vco e il Parco Nazionale della Val Grande avevano chiesto l'autorizzazione al ministero dell'ambiente per radiocollalare l’orso M29. Autorizzazione concessa. A questo punto si potrebbe pensare che sarebbe bastato chiedere la collaborazione ai forestali esperti e muniti di mezzi adeguati della vicina provincia autonoma di Trento. Invece no, si è deciso di creare prima una squadra propria, con tutto il tempo e i costi (e i rischi?) che comportava. Non si poteva prima intervenire su questo unico orso e poi addestrare con calma propri addetti? Qualcuno voleva un ritorno d'immagine personale? Si asseriva che M29 sarebbe stato catturato e radiocollarato a primavera, dopo il letargo, ma siamo in agosto e l'orso, grande quanto una vacca valdostana, continua a vagare incontrollato”.

comunicato stampa