Viabilità e trasporti - 12 agosto 2025, 19:04

Formazza, un'altra estate senza la strada delle Casse

Da anni Anas promette la riapertura del vecchio tracciato, ma adesso informa che servono ancora mesi per la progettazione del ponte

‘’Abbiamo finito le indagini e i rilievi e trasmesso al progettista i risultati. Occorreranno circa 4 mesi per avere pronta la progettazione’’.

La telenovela continua e Formazza aspetta ed intabnto sta passando un'altra estate. La telenovela è quella della strada delle Casse, il vecchio collegamento  che portava a Formazza, poi diventato secondario con l’apertura della galleria.

Da almeno tre, quattro anni Formazza discute con Anas per far riaprire la strada delle Casse ma i tempi sono biblici! Ora Anas informa il Comune di Formazza che servono ancora mesi per la progettazione del ponte alla base dei tornanti.

La chiusura del tracciato è visto come un rischio per gli amministratori formazzini, che chiedono una via alternativa a quella della galleria. Tornanti che potrebbero essere utili in caso di emergenza, visto che Formazza ha sulla testa le dighe, linee elettriche e nel sottosuolo il metanodotto che arriva dall’Olanda. Inoltre anche i ciclisti premono per poter usare la strada delle ‘Casse’, che farebbe evitare la galleria dove c’è maggior pericolo per chi usa le due ruote.

Anas tre anni fa aveva vietato l’uso della vecchia strada , ponendo anche un cancello per impedire il transito. Scelta che aveva sollevato molte polemiche.

Ma i lavori di messa in sicurezza del ponte alla base dei tornanti non sono mai iniziati.

Ora Anas parla ancora, incredibilmente, di 4 mesi per avere pronta la progettazione!!

Il sindaco formazzino, Bruna Papa, ha già più volte sollecitato Anas, che ha sempre promesso.

Anche l’associazione Fiab Vco (Federazione italiana Ambiente e Bicicletta) era intervenuta tre anni fa per manifestare il disappunto per la chiusura della vecchia strada utile  ‘’per poter pedalare in Val Formazza in sicurezza, senza essere costretti a respirare gas di scarico delle automobili’’.

Renato Balducci