La grande mostra “Fuori dai confini della realtà. Tra Klee, Chagall e Picasso”, ospitata presso i Musei civici “Gian Giacomo Galletti” in Palazzo San Francesco a Domodossola, ha riscosso nel suo primo mese di apertura un rilevante successo di pubblico. Oltre 2000 le presenze, con un 20% di visitatori provenienti dall’estero, di cui un quarto dalla Svizzera, attestano Domodossola come città internazionale e di richiamo non solo dal punto di vista commerciale, ma anche culturale e turistico.
Il confine tra Italia e Svizzera, di cui la città ossolana è il fulcro, ha rappresentato sempre un terreno fertile e un luogo di incontro per molti artisti, tanto è vero che il tema della mostra s’ispira alla realizzazione della quinta edizione dell’esposizione Italo Svizzera che sarà allestita dal 13 al 22 settembre proprio a Domodossola.
Per la sua posizione strategica, la città è stata ed è tuttora un luogo di passaggio frequentatissimo da italiani e stranieri e la mostra “Fuori dai confini della realtà” si inserisce perfettamente in questo contesto, mettendo al centro l’arte del Novecento che celebra il ribaltamento dei vincoli razionali, attraverso le opere di artisti straordinari come Pablo Picasso, Osvaldo Licini, Fausto Melotti, Paul Klee, Marc Chagall, Jean Cocteu e Gastone Novelli
Il progetto espositivo esplora gli anni a cavallo tra le due guerre fino agli anni Sessanta, attraverso un nucleo di dipinti e di affascinanti pezzi di arte applicata, quali i meravigliosi vetri realizzati nella Fucina degli Angeli di Venezia, che puntano a infrangere le regole imposte dalla razionalità per riscoprire una dimensione spirituale e liberatoria rispetto a ciò che è visibile e tangibile. Da un lato la lunga tradizione culturale e artistica dell’Italia e dall’altro l’innovazione e lo sperimentalismo della Svizzera, hanno alimentato rapporti fruttuosi tra gli artisti, influenzando profondamente l’immaginario collettivo.
La mostra, ideata e curata da Antonio D’Amico con la collaborazione di Stefano Papetti e Federico Troletti e promossa dal Comune di Domodossola, in partnership con la Fondazione Angela Paola Ruminelli e prodotta dal Museo Bagatti Valsecchi di Milano, con il patrocinio della Regione Piemonte e con il sostegno di Findomo S.r.l., sarà aperta fino all’11 gennaio 2026.