Cultura - 14 settembre 2025, 07:50

Expo Italo-Svizzera, inaugurate le mostre a Palazzo Rosmini

Fotografia e devozione al centro delle esposizioni con la conferenza di Fiorella Mattioli Carcano

Dopo il concerto in Collegiata di venerdì sera, l’Expo Italo-Svizzera entra nel vivo con le prime mostre inaugurate ieri pomeriggio al Collegio Rosmini di Domodossola. Un doppio appuntamento culturale che segna ufficialmente l’avvio del programma di eventi pensato per valorizzare i legami tra i territori di confine.
Nella sala dell’ex refettorio, è stata inaugurata “Due terre, uno sguardo. Fotografia, ponte culturale tra Ossola e Ticino”, realizzata dal gruppo fotografico La Cinefoto di Domodossola in collaborazione con il Fotoclub Turrita di Bellinzona. L’esposizione raccoglie scorci dei due versanti della frontiera, italiano e svizzero, raccontando attraverso le immagini le affinità e le differenze di paesaggi vicini e condivisi. Gli scatti dei soci di entrambi i fotoclub, oltre a raccontare la bellezza dei due territori, sottolineano l'importanza della Ferrovia Vigezzina-Centovalli, elemento che sempre più consolida i legami tra i due territori. La mostra resterà visitabile fino al 22 settembre, per poi trasferirsi a ottobre a Bellinzona.

A seguire, il taglio del nastro per la seconda esposizione, “Cammini di devozione e d’arte. Tra Vallese, Ticino, Ossola, Val Sesia e lago d’Orta”, curata dalla Fondazione Maria Giussani Bernasconi, dalla Pro Loco di Domodossola e dall’Associazione Musei d’Ossola. Ospite speciale Fiorella Mattioli Carcano, storica delle religioni, che ha ricordato come “la montagna sia un confine ma anche un luogo d’incontro: i santuari alpini erano infatti punti di ritrovo per le comunità”.
La presidente della Pro Loco, Vanda Cecchetti, ha ricordato come l’esposizione nasca dalle ricerche dello storico Enrico Rizzi e abbia un messaggio forte: quello della convivialità e dell’incontro. “Nei corridoi della mostra – ha sottolineato – si ritrova la nostra gente, italiana e svizzera, unita dalla passione per la terra e dalle radici comuni”. Il percorso della mostra, nella biblioteca e nel corridoio anistante, racconta i luoghi della fede, i pellegrinaggi vallesani, i cammini tra Italia e Sviizera dei fedeli. Lo storico Enrico Rizzi ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione della mostra ma anche soprattutto creato l'occasione d'incontro tra Italia e Svizzera.

Il sindaco Lucio Pizzi, insieme all’assessore Gianluca Iervasi, ha ribadito il valore dell’Expo come occasione di confronto culturale e di sviluppo territoriale, anticipando il prossimo appuntamento di martedì dedicato al dialogo tra fede, cultura e patrimonio Unesco. 
Presente anche il sottosegretario alla Presidenza della Regione Piemonte Alberto Preioni, che ha richiamato le “storie secolari che uniscono Italia e Svizzera, dal traforo del Sempione alle tradizioni condivise”.

Redazione