Attualità - 27 settembre 2025, 12:00

Geo Chavez, 115 anni dopo: il volo che sfidò le Alpi

Il 27 settembre ricorre l'anniversario della morte dell'aviatore. Ma dall'amministrazione nessuna celebrazione ufficiale

Il 27 settembre si celebrano i 115 anni dalla morte di Geo Chavez. L'aviatore peruviano nato a Parigi scrisse una pagina immortale dell'aviazione: fu il primo uomo a sorvolare le alpi.

Il 23 settembre 1910, Georges Antoine "Geo" Chavez intraprese il volo storico con il suo monoplano Blériot XI, soprannominato "Gipeto", con l'obiettivo di sorvolare le Alpi. Partì da Briga superò il Passo del Sempione, ma a causa di un'avaria precipitò nella località Siberia a Domodossola. Ricoverato all' ospedale San Biagio Chavez morì a soli 23 anni, il 27 settembre, per le gravi ferite riportate. Anche se non riuscì a completare l’intero percorso fino a Milano, Chavez resterà per sempre nella storia come il pioniere che sfidò le montagne con coraggio e determinazione. Oggi, a 115 anni di distanza, il suo volo resta un simbolo di audacia e di sogno.

A Domodossola è ricordato da due monumenti, uno del 1925 nella piazza omonima e uno nei prati dove avvenne l’incidente, del 1935, che sostituì un primissimo cippo posato nel 1911.  Una lapide si trova anche all'ospedale San Biagio, dove si spense. Inoltre, sempre a Domodossola e lungo il percorso della trasvolata sono state installate altre opere artistiche in suo onore, tra cui la scultura "Sogno volante" di Uly Wirz, che si trova dietro Palazzo San Francesco.

A lui è dedicato anche l’aeroporto di Lima, principale scalo del Perù, in Francia a Parigi è ricordato con un busto nella scuola La Rochelle, dove studiò. A Masera nel 1985 è stata dedicata a Chavez e a Giuliano Marini l'aviosuperficie.  Ancora, a Vogogna si trova una lapide a ricordo della terza via, quella aerea del Sempione, accanto alle altre due dedicate alla strada e alla ferrovia. Nella piazza di Briga si trova una fontana monumento a ricordo di Geo Chavez e della sua epica impresa.

A Domodossola per la ricorrenza dei 115 anni dalla morte l'amministrazione comunale non ha previsto nessuna celebrazione: l'ultima commemorazione ufficiale è stata quella del 2020 in occasione dei 110 anni dalla tragica impresa.

Chavez è ricordato come un eroe che lanciò il suo cuore oltre l'ostacolo, un esempio di coraggio, la cui storia romantica e tragica ha lasciato un segno nella memoria collettiva dell'aviazione. Giovanni Pascoli dedico a Chavez un'ode che si conclude con i versi: “Là, sulle incerte nebulose rade, là, sull’immensità che gli s’invola di sotto, là, su l’alto cielo ei cade. Cade, con la sua grande anima sola sempre salendo. Ed ora sì, che vola!”.

Mary Borri