Cronaca - 01 ottobre 2025, 11:39

Nuovo tentativo di truffa nel Vco: raggirano un anziano e lo inducono a versare 32mila euro

I carabinieri sono intervenuti, restituendo il denaro alla vittima. Nel 2025 sono già 67 le denunce per questo tipo di reati

I carabinieri della stazione di Verbania hanno sventato un tentativo di truffa ai danni di un anziano, che era stato indotto a effettuare un bonifico di 32mila euro su un conto corrente.
Un uomo, presentatosi al telefono come operatore di banca, si è guadagnato la fiducia della vittima con messaggi su WhatsApp e telefonate, convincendo un uomo di 75 anni che qualcuno stava tentando di hackerare il suo conto corrente. Per dare più attendibilità all’inganno, l’anziano è stato contattato anche da un complice presentatosi come maresciallo dei carabinieri della stazione di Santa Maria Maggiore utilizzando la cosiddetta tecnica dello “spoofing”. In questo modo sono riusciti a indurre l’anziano ad effettuare un bonifico istantaneo di 32mila euro su un conto corrente bancario. Quella dello spoofing è una tecnica molto diffusa che consiste nel falsificare l’identità del chiamante facendo apparire sul telefono della vittima un numero telefonico falso, spesso corrispondente a quello di un comando dell’arma o di un istituto di credito. Il trucco ha proprio lo scopo di indurre la vittima a fidarsi dell’interlocutore nella convinzione che sia un appartenente alle forze dell’ordine o un impiegato della propria banca. Allo stesso modo lo spoofing viene utilizzato nelle mail che camuffano il vero mittente con quello di una banca, della Poste Italiane o di un’agenzia governativa.

Alla vittima il dubbio è venuto solo quando il finto maresciallo, che aveva detto di essere di Santa Maria Maggiore, si è contraddetto invitandolo a recarsi da lui in caserma a Verbania per sporgere denuncia per il tentativo di hackeraggio del conto. L’anziano ha quindi realizzato di essere stato truffato e ha sporto immediatamente denuncia ai carabinieri del capoluogo fornendo i dettagli della chiamata e l’Iban su cui aveva accreditato il denaro. Con queste informazioni i militari si sono attivati chiedendo ed ottenendo, dall’istituto bancario, il blocco del conto su cui erano affluiti i soldi prima che fossero trasferiti all’estero, come normalmente accade, circostanza che avrebbe reso pressoché impossibile il loro recupero.

Il comando provinciale dei carabinieri riferisce che dall’inizio dell’anno, nella provincia del Vco, sono 67 le truffe denunciate all’arma, consumate o tentate con questo particolare metodo. Il comando esorta la popolazione a: usare sempre la massima attenzione alle telefonate o alle mail sospette e non fornire mai dati personali, finanziari o credenziali di accesso; prima di eseguire qualsiasi operazione contattare il proprio istituto di credito utilizzando esclusivamente i numeri ufficiali e mai richiamare i numeri forniti dal presunto truffatore; chiamare immediatamente il 112 quando si abbia il sospetto di essere vittima di un tentativo di truffa; non cliccare mai su link sospetti o ricevuti da fonti non verificate; non eseguire mai bonifici istantanei senza l’assoluta certezza del beneficiario. Questa operazione, infatti, permette ai truffatori di ricevere immediatamente il denaro che viene poi trasferito su conti esteri, rendendone praticamente impossibile il recupero.
La tutela delle persone più fragili è uno degli obiettivi principali del comando provinciale carabinieri di Verbania, che ha avviato diverse campagne informative sul tema, organizzando incontri informativi con la popolazione e sottoscrivendo diversi protocolli di intesa come quelli con le società Acque Novara Vco e Idra Blu.
Infine, la sezione “possiamo aiutarvi” del sito istituzionale www.carabinieri.it , dedicata ai consigli ai cittadini sui vari tipi di truffe, offre un valido supporto per fornire alla cittadinanza maggiori strumenti di difesa contro questi tipi di reati insidiosi.

Comunicato Stampa Carabinieri