Sabato 18 ottobre alle 17.00 al Foro Boario di Crodo va in scena la prima visione assoluta di “Cravariola: l’Alpe della dote”, documentario che celebra il 150° anniversario della posa dei cippi di confine tra Italia e Svizzera. L’evento è uno dei principali appuntamenti di un ricco calendario, intitolato “Montagne senza confini”, promosso dall’associazione Sentieri degli Spalloni proprio in occasione di questo importante anniversario.
Il documentario racconta la storia affascinante e complessa dell'Alpe Cravariola, un luogo selvaggio e suggestivo incastonato tra le montagne dell’Ossola, sospeso tra Italia e Svizzera. Per secoli, questo alpeggio è stato teatro di una contesa territoriale, ma che è diventato anche un simbolo di memoria, identità e cooperazione transfrontaliera. La narrazione ripercorre le tappe cruciali della sua storia: dalle origini come dono nuziale medievale – la "dote" del titolo – fino al celebre e definitivo arbitrato internazionale del 1874, condotto dal politico e diplomatico statunitense J.P. Marsh, che pose fine alla disputa e sancì la definizione dei confini.
Il documentario è una produzione Lutea e Pixelpro, con la regia di Marzio Bartolucci e la sceneggiatura di Arianna Giannini Tomà.
“Realizzare il documentario significa onorare la nostra finalità associativa - spiega Nori Botta, presidente dell’associazione -. Più che un semplice alpeggio, Cravariola è un archivio a cielo aperto. Rappresenta la profonda identità e l'appartenenza di un popolo che ha imparato a cooperare sui confini. Quella linea tra Italia e Svizzera, che pure è segnato nella pietra, è in realtà tessuta dalle memorie e dalle vicende di tutte le comunità che l'hanno attraversata, che tramite anche questo documentario, desideriamo tramandare e non dimenticare”.





