Cronaca - 15 ottobre 2025, 12:40

Sicurezza stradale, il VCO tra le tre province italiane che hanno dimezzato le vittime rispetto al 2019

Nel 2024 solo un incidente mortale registrato in provincia, contro gli otto del 2023. Dati Aci–Istat: calano anche feriti e sinistri, nonostante il numero stabile di veicoli. Zagami (Aci VCO): “Risultato importante, ma non possiamo abbassare la guardia”

Immagine di repertorio

Il Verbano-Cusio-Ossola è tra le sole tre province italiane – insieme a Campobasso e Gorizia – ad aver raggiunto l’obiettivo del dimezzamento delle vittime della strada rispetto al 2019, come certificato dai dati Aci–Istat appena diffusi.

Un risultato che conferma l’efficacia delle politiche di prevenzione e sensibilizzazione adottate negli ultimi anni e che colloca il VCO tra i territori più virtuosi d’Italia sul fronte della sicurezza stradale.

Nel 2024 si è registrato un solo incidente mortale in tutto il territorio provinciale – avvenuto a Crevoladossola – contro le otto vittime del 2023, a fronte di 310 incidenti e 456 feriti.
I dati indicano anche una riduzione complessiva di incidenti e feriti, nonostante il numero di veicoli circolanti resti pressoché stabile, con circa 160.000 mezzi su 160.000 abitanti.

Le fasce orarie più a rischio rimangono quelle tra le 18 e le 20, mentre il venerdì è il giorno con il maggior numero di sinistri. La fascia d’età più coinvolta è quella tra i 30 e i 44 anni.

“I dati sull’incidentalità nella nostra provincia sono incoraggianti - sottolinea il presidente dell’Aci VCO, Peppe Zagami - . Registriamo un forte decremento del numero di morti sulle strade, accompagnato da una riduzione significativa di incidenti e feriti. Si tratta di un risultato importante, che conferma come il lavoro congiunto di istituzioni, forze dell’ordine, scuole guida e cittadini stia dando frutti concreti.”

Zagami aggiunge che la sicurezza stradale resta una priorità assoluta: “Ogni vita salvata è una conquista, ma ogni incidente evitabile ci ricorda che non possiamo abbassare la guardia. Come ACI del VCO continueremo a promuovere campagne di sensibilizzazione, formazione alla guida consapevole e iniziative di prevenzione. L’obiettivo è arrivare a strade sempre più sicure per tutti.”

Il risultato ottenuto dal VCO si inserisce nel quadro del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale 2030, che – in linea con gli obiettivi europei – mira a dimezzare entro il 2030 il numero di morti e feriti gravi e a raggiungere “zero vittime” entro il 2050, attraverso interventi mirati su infrastrutture, veicoli, comportamenti di guida e controllo della velocità.

Alcuni dati principali

Totale feriti nel 2024: 456

Conducenti: 315 (213 uomini, 102 donne)

Passeggeri: 89 (43 uomini, 46 donne)

Pedoni: 52 (25 uomini, 27 donne)

Le fasce d’età più colpite risultano:

14-17 anni: 46 feriti

18-29 anni: 91 feriti

30-44 anni: 101 feriti

45-54 anni: 64 feriti

55-64 anni: 60 feriti

Over 65: 91 feriti

Distribuzione per giorno della settimana:

Lunedì: 74

Martedì: 47

Mercoledì: 55

Giovedì: 49

Venerdì: 81

Sabato: 78

Domenica: 72

Le fasce orarie più critiche sono tra le 18 e le 20 (151 feriti) e tra le 14 e le 17 (118 feriti).

Le cause principali degli incidenti

Su un totale di 310 sinistri, le cause più frequenti risultano:

Procedeva regolarmente: 206 incidenti (66,45%)

Manovrava in retromarcia: 34 (10,97%)

Sbandamento o perdita di controllo: 25 (8,06%)

Disobbedienza alla segnaletica: 45 (14,52%)

Nel 49 casi di investimento di pedone, in due terzi dei casi il pedone non era responsabile, mentre nel restante terzo si segnalano attraversamenti imprudenti o sbucate improvvise sulla carreggiata.

Un dato particolare riguarda la presenza di animali sulla strada, coinvolti nel 51% degli incidenti con ostacolo, inclusa l’unica vittima mortale del 2024, causata proprio da un ostacolo animale.

Le strade più a rischio

La maggior parte degli incidenti avviene su strade urbane (207, con 247 feriti), ma senza decessi. Seguono le strade extraurbane e statali fuori dall’abitato (132 feriti) e le autostrade (18 feriti).

Per tipologia di impatto, prevalgono gli scontri frontale-laterali (183 casi), seguiti da tamponamenti (78), fuoriuscite di strada (48) e investimenti di pedoni (48).

Conclusioni principali

La fascia oraria 18-20 è la più pericolosa (151 feriti)

Il venerdì è il giorno con più incidenti (81 feriti)

La fascia 30-44 anni è la più coinvolta (101 feriti)

Un solo incidente mortale causato da ostacolo animale

Le strade urbane registrano più incidenti ma nessun decesso

Il 66% dei sinistri avviene durante la normale marcia del veicolo

Gli ostacoli animali sono presenti in oltre la metà dei casi con ostacolo

Redazione