E' un percorso multimediale e sensoriale che permetterà ai visitatori di immergersi nell’esperienza di una delle più violente tempeste che hanno colpito il Nord Italia: “Suoni e segni di Vaia. La tempesta raccontata da suoni, video e fotografie” allestita presso Palazzo Rosmini a Domodossola permetterà di comprendere la potenza e la forza di un evento atmosferico non unico, ma sempre più frequente.
La mostra, promossa dall’Associazione Musei d’Ossola nell’ambito del progetto Interreg BlitzArt, in collaborazione con il Museo Etnografico Trentino di San Michele che già l'ha portata con grande successo in svariate località italiane, sarà visitabile da sabato 18 ottobre fino al 23 novembre e racconterà, attraverso le fotografie di Roberto Besana, i devastanti effetti della tempesta Vaia, che nel 2018 colpì il Trentino e gran parte del Nord-Est italiano, abbattendo oltre sei milioni di alberi e raggiungendo raffiche di vento superiori ai 200 chilometri orari.
"Con questa mostra – spiega Paolo Lampugnani, presidente dell’Associazione Musei d’Ossola – il progetto Interreg entra nel vivo. La tempesta sembra lontana nel tempo e nello spazio, ma in realtà riguarda tutti noi. Anche nelle nostre zone abbiamo assistito, negli ultimi anni, a eventi atmosferici estremi. È fondamentale prendere coscienza del fatto che il cambiamento climatico può portare fenomeni di simile intensità anche qui".
Alla presentazione della mostra erano presenti, oltre a Lampugnani, Armando Tomasi, direttore del Museo Etnografico Trentino San Michele, e il fotografo Roberto Besana, che con le sue immagini accompagnerà i visitatori dentro un viaggio emozionale e riflessivo sul rapporto tra uomo e natura. La mostra vuole dunque stimolare una riflessione sulla fragilità dell’ambiente e sulla necessità di una maggiore tutela del territorio, e sarà sicuramente di grande effetto anche per l'esperienza immersiva che porterà i visitatori nel cuore della tempesta, facendo sperimentare la forza e la potenza del vento.
Accanto a “Suoni e segni di Vaia”, sarà possibile visitare anche due esposizioni parallele: “L’apocalisse degli animali” con le opere dell'artista francese ma di casa in Ossola Joseph Lombardi, e “Siamo natura” dell'artista Donatella Mora, entrambe dedicate al complesso e delicato equilibrio tra umanità e ambiente. Sarà dunque un’occasione per lasciarsi avvolgere da immagini, suoni e sensazioni, ma soprattutto per ricordare che la forza della natura, quando non rispettata, può trasformarsi in un monito potente.