Sanità - 19 ottobre 2025, 07:49

Manovra 2026, Nursing Up: “Dove sono i 30mila infermieri promessi?”

Il sindacato mette in dubbio i fondi per l’aumento delle indennità e sollecita misure concrete per il personale sanitario

"Lo schema dei 2,3 miliardi di euro in più per la sanità previsto dalla Manovra rappresenta uno sforzo apprezzabile, ma i numeri vanno letti con attenzione". Così il presidente del sindacato Nursing Up, Antonio De Palma, commenta le novità contenute nella legge di bilancio.

Secondo il sindacato, l’impegno per 30mila nuove assunzioni di infermieri a partire dal 2026, con un investimento iniziale di 840 milioni di euro destinato a salire a 2 miliardi nel 2028, rischia di rimanere sulla carta. «Gli infermieri di fatto non ci sono: mancano 175mila unità rispetto agli standard europei, i concorsi restano deserti e molti giovani emigrano. Dove reperire queste assunzioni? Più facile a dirsi che a farsi», sottolinea De Palma.

Dubbi emergono anche sugli aumenti delle indennità: agli infermieri sarebbe destinato un incremento di 110 euro lordi, mentre 180 milioni sarebbero previsti per i medici. «Vogliamo sapere se questi 110 euro rientrano nei 180 milioni o in altre somme non indicate. Non servono ambiguità, servono certezze», incalza il sindacalista.

Nursing Up rilancia la sua proposta di aprire alla libera professione infermieri e ostetriche, unica via per valorizzare i professionisti già in servizio, ridurre le liste d’attesa e garantire gli obiettivi del Pnrr, che prevede 50mila infermieri di famiglia entro il 2026.

"Chiediamo un confronto diretto con il Ministro Schillaci: i cittadini non hanno bisogno di promesse ma di soluzioni concrete. Senza un piano realistico di reperimento del personale e senza riforme coraggiose, la sanità pubblica continuerà a sopravvivere di briciole", conclude De Palma.

comunicato stampa a.f.