Il Reumaday Tour, l’osservatorio itinerante sulle malattie reumatologiche e autoimmuni promosso da Will Care con il patrocinio del consiglio regionale del Piemonte e delle principali associazioni di pazienti, prosegue il suo percorso con la quinta tappa presso l’ospedale San Biagio di Domodossola in programma giovedì 23 ottobre a partire dalle 11.00.
Durante la mattinata sarà attivo un info-corner dedicato, dove i cittadini potranno ricevere materiali divulgativi, incontrare volontari e lasciare bisogni e suggerimenti attraverso un’urna dedicata. Nel pomeriggio, dalle 13.30 alle 16.30, saranno disponibili consulenze specialistiche gratuite (non diagnostiche) su prenotazione al numero 392 4030951 o tramite e-mail segreteria@willcare.it, a cura dei clinici dell’ospedale.
Il presidente di Will Care Davide Cutri dichiara: “Essere presenti alla nuova tappa del Reumaday Tour 2025 a Domodossola rappresenta per noi un passaggio importante. Questo percorso non è un semplice calendario di appuntamenti, ma un vero esercizio di governance sanitaria: un osservatorio itinerante che mette in rete istituzioni, clinici e comunità, raccoglie testimonianze e buone pratiche e le trasforma in elementi concreti di riflessione per le politiche sanitarie. Non si tratta solo di reumatologia: il Reumaday Tour è un modello di lavoro condiviso che intende incidere sulla qualità della presa in carico dei pazienti, come dimostrato dalla forte partecipazione delle associazioni che hanno scelto di sostenerlo e patrocinare l’iniziativa. È un’esperienza che unisce ascolto, responsabilità e comunicazione, con l’obiettivo di restituire valore ai pazienti e a chi se ne prende cura ogni giorno”.
Il direttore generale dell’Asl Vco Francesco Cattel sottolinea: “Siamo stati coinvolti gradevolmente dal progetto di Reumaday che prevede la presenza di medici specialistici reumatologi a disposizione dei cittadini per i problemi legati alle patologie croniche. È un progetto molto importante dove le parole d’ordine per il futuro sono Territorio, criticità e presa in carico del paziente, allo scopo si sta cercando di organizzare una medicina di prossimità per alleggerire i presidi ospedalieri soprattutto dopo la pandemia Covid, attivando un sistema basato su due concetti fondamentali, la prevenzione e il monitoraggio, che prevede la collaborazione degli specialisti con le nostre sentinelle territoriali, i medici di medicina generale. Lo scopo è di sostenere i pazienti in un territorio montano come il nostro, dove è difficile problematica la mobilità con una popolazione in media più anziana rispetto ad altri territori della regione Piemonte”.