Uno degli ultimi atti del presidente Alessandro Lana (a dicembre si vota in Provincia per eleggere il nuovo presidente) è stata la firma della convenzione tra la Provincia e la sezione provinciale dei pescatori del Vco, per la proroga di altri tre anni nella gestione delle semine nelle acque libere. Un atto che garantirà ai pescatori di ripopolare i corsi d’acqua, all’indomani dello sblocco che ha permesso di poter riseminare – come in fondo sempre avvenuto - la trota iridea. Il solo limite, per ora, è che si potranno immettere solo trote sterili.
La possibilità di tornare a seminare – come già avvenuto per la pesca ripresa domenica scorsa nel torrente Ovesca a Villadossola – ha dunque ridato fiato agli allevamenti e agli incubatoi che sono disseminati sul territorio del Vco. Primo tra tutti quello in zona Casa delle Rane a Domodossola, che la sezione provinciale Fipsas gestisce da circa un anno e mezzo.
La struttura conta 23 vasche nelle quali ‘crescono’ e sguazzano circa cinquanta quintali di pesce, avannotti compresi.
E’ qui che i responsabili della Fipsas provinciale seguono gli stati di accrescimento di trote. ‘’Di queste, sei vasche sono state rifatte a nuovo’’ spiega Gianmauro Bertoia, presidente dei pescatori.
‘’Ci abbiamo investito 42.700 euro. Una progetto nel quale abbiamo creduto nonostante i temi difficili legati alla possibilità di fare semine’’ aggiunge Alessandro Lana, presidente della Provincia.
Un centro di ripopolamento per trote marmorare e iridee, ma anche per temoli. Pesci che non finiscono solo nei corsi d’acqua del Vco. ‘’Di recente i temoli ci sono stati richiesti anche dalla Valle di Non, in Trentino’’ dice chi lavora quotidianamente all'incubatoio di Domodossola.