Ambiente - 27 ottobre 2025, 15:55

Il Tribunale amministrativo dichiara legittimo l'allargamento dei confini del Parco Val Grande

Contro l'ampliamento dell'area, racchiusa tra Ossola e Verbano, aveva fatto ricorso il Comprensorio Caccia Vco1

I confini del Parco Val Grande restano così come sono. Il Tribunale amministrativo regionale del Piemonte ha rigettato il ricorso proposto dal Comprensorio Alpino VCO1 che contestava l’allargamento dei confini del Parco. L’area protetta era infatti cresciuta di 2.438 ettari, per superare i 16 mila con l’inserimento di zone di Verbania, Ornavasso, Mergozzo, che si aggiungevano alle aree di Vogogna, Caprezzo e per una minima porzione di Cossogno.

Il provvedimento di ampliamento era stato impugnato dal Comprensorio Alpino Vco1, che ne contestava l’allargamento.

Il ricorso era stato presentato contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Ambiente, la Regione Piemonte, e nei confronti del Parco Val Grande, di Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), dei Comuni interessati, di Verbania, Vogogna, Ornavasso, Mergozzo e Cossogno.

Il Comprensorio chiedeva l’annullamento del decreto del Presidente della Repubblica col quale si disponeva l'ampliamento di 2.438 ettari del Parco nazionale Val Grande, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 238 dell’11.10.2023. Ma anche della deliberazione della Giunta Regionale del Piemonte che aveva espresso l'intesa alla proposta dell’ampliamento. 

‘’Il collegio giudicante ritiene che la procedura adottata sia stata dal Parco e dal Ministero siano state coerenti con la normativa vigente’’ afferma soddisfatto il presidente del Parco, Luigi Spadone. Il Comprensorio Caccia infatti censurava la procedura ed entrava nel merito sul fatto che l’allargamento non interessasse una area wilderness-

‘’La sentenza ha addirittura evidenziato come il parco avesse consentito una più vasta partecipazione di soggetti rispetto a quelli previsti dalla normativa vigente, agendo anche in modo molto più trasparente di quanto la norma richiedeva. Il Tar ha ritenuto che è vero che le nuove aree non sono ritenute wilderness come lo è il parco ma che possono essere ritenute oggetto di tutela. Oggi mettiamo un punto ferma sull’effettiva consistenza del nostro parco’’ aggiunge Spadone.

I confini del Parco sono dunque definiti, in attesa di sapere se il Comprensorio non faccia ricorso alla Consiglio di Stato sulla sentenza.

Renato Balducci