Segnali di sollievo arrivano dal mercato del credito. Dopo un anno caratterizzato dagli otto tagli ai tassi d’interesse decisi dalla Banca Centrale Europea tra giugno 2024 e giugno 2025, in Piemonte i prestiti personali tornano a essere più accessibili. Secondo l’Osservatorio Finanziamenti di PrestitiOnline.it, nel terzo trimestre dell’anno il TAEG medio si è attestato all’8,35%, in calo di mezzo punto percentuale rispetto all’8,85% registrato nello stesso periodo del 2024.
Una riduzione che, pur non rivoluzionando il mercato, segna un’inversione di tendenza rispetto agli anni di tassi alti e credito più difficile. Anche le cessioni del quinto per i dipendenti privati, che rappresentano oltre la metà delle richieste a livello nazionale, si confermano più convenienti: il tasso medio è sceso al 6,59%, quasi 20 punti base in meno rispetto a un anno fa. Al contrario, sono leggermente aumentati i costi per le cessioni del quinto destinate ai dipendenti pubblici (dal 5,33% al 5,51%) e ai pensionati (dal 7,63% al 7,80%).
“L’accesso al credito sta diventando più conveniente grazie ai tassi in calo, soprattutto per i prestiti personali e per le cessioni del quinto dei dipendenti privati,” commenta Nicoletta Papucci, portavoce di PrestitiOnline.it. “La stabilità economica e l’utilizzo di piattaforme di comparazione aiutano i consumatori a individuare facilmente le soluzioni più adatte, risparmiando tempo e denaro.”
Nel 2025, i piemontesi sembrano approfittare di condizioni migliori anche per chiedere di più. L’importo medio richiesto per i prestiti personali è salito a 12.100 euro, circa 900 in più rispetto al 2024. Le richieste di liquidità – ovvero finanziamenti non legati a un acquisto specifico – restano la motivazione principale, in crescita dal 30,5% al 31,2% del totale. Seguono quelle per il consolidamento dei debiti, che passano dal 18,1% al 21,3%, segno di una crescente attenzione alla gestione delle proprie rate. In lieve calo invece i prestiti destinati all’acquisto di auto usate, dal 19,7% al 18,3%.
Anche la durata dei finanziamenti si allunga, passando da una media di 5 anni e 4 mesi a 5 anni e 7 mesi, mentre l’età dei richiedenti sale leggermente, attestandosi attorno ai 44 anni. Un segnale che molti scelgono tempi di rimborso più lunghi per avere rate più sostenibili.