Viabilità e trasporti - 09 novembre 2025, 10:00

Piemove: nel Vco quasi 200 adesioni per il servizio di trasporto pubblico dedicato ai giovani

A usufruire dell'opportunità messa a disposizione dalla regione Piemonte sono gli studenti delle università di Novara e Torino

Nelle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola sono 1.234 le adesioni a “Piemove: Piemonte, viaggia, studia”: 1.042 a Novara e 192 nel Vco. A prevalere sono gli studenti dell’Università del Piemonte Orientale, con 762 adesioni, seguiti dall’Università di Torino con 378 e dal Politecnico di Torino con 94. Un risultato che testimonia la partecipazione crescente del quadrante nord-orientale del Piemonte alla misura ideata e finanziata dalla regione Piemonte con oltre 37 milioni di euro tra risorse proprie e del Ministero dell’Ambiente, con il contributo di Politecnico di Torino, Università di Torino, Università del Piemonte Orientale, Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt.

In particolare, le richieste arrivate da studenti del novarese sono 1042, di cui 704 da studenti Upo, 266 da studenti Unito e 72 da Polito. Per quanto riguarda la provincia del Verbano Cusio Ossola, le richieste complessive sono 192, di cui 112 da studenti Unito, 58 Upo e 22 studenti Polito.

I numeri si inseriscono in quelli complessivi della misura “Piemove: Piemonte, viaggia, studia”, che consente agli studenti universitari under 26 di effettuare gratuitamente viaggi illimitati su tutta la rete urbana di Torino, Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli e, nelle ultime settimane, anche di Verbania, che ha superato le 60.000 adesioni (60503), all’interno delle quali continuano a crescere quelle degli studenti internazionali che non posseggono carta d’identità elettronica o Spid, a cui è dedicato un percorso specifico sulla piattaforma https://bip.piemonte.it. Ad oggi sono 3.700.

“Questi numeri in continuo aumento confermano che Piemove funziona e che abbiamo compiuto un’operazione innovativa, la prima di questo tipo in Italia, davvero capace di saldare insieme diritto allo studio, politiche giovanili e tutela dell’ambiente - evidenzia il presidente della regione Alberto Cirio con il vicepresidente con delega al diritto allo studio universitario Elena Chiorino e gli assessori ai trasporti Marco Gabusi e all’ambiente Matteo Marnati -. Con Piemove il Piemonte e i suoi atenei diventano sempre di più attrattivi e accoglienti per chi li sceglie per il proprio percorso accademico e formativo. Unendo mobilità sostenibile, diritto allo studio e tutela ambientale la misura guarda al futuro, perché spinge i più giovani a scegliere il trasporto pubblico per i propri spostamenti in città”.

“Il grande riscontro di Novara e del Verbano Cusio Ossola conferma che Piemove è una misura efficace, capace di connettere tra loro i territori e di rispondere concretamente ai bisogni degli studenti - aggiungono l’assessore di territorio Marina Chiarelli e il sottosegretario del Vco Alberto Preioni -. Questo progetto non riguarda solo la mobilità, ma un’idea di Piemonte moderno, sostenibile e inclusivo. Nel nostro quadrante la partecipazione è segno di un radicamento forte: gli studenti hanno colto lo spirito dell’iniziativa, che guarda ai giovani come protagonisti di un cambiamento culturale oltre che ambientale”.

La rettrice dell’Università di Torino Cristina Prandi, quello del Politecnico Stefano Corgnati e il rettore dell’Università del Piemonte Orientale Menico Rizzi ribadiscono che Piemove è “uno strumento concreto per agevolare gli spostamenti e ridurre l’impatto ambientale, unendo università, istituzioni e studenti in un progetto comune che oggi conferma un indice di gradimento molto alto da parte degli studenti”.

A questi obiettivi contribuisce in modo determinante anche il sostegno delle Fondazioni bancarie. Il presidente della Compagnia di San Paolo, Marco Gilli, sottolinea come “Piemove rappresenti un esempio virtuoso di cooperazione tra istituzioni, università e sistema filantropico riuscito a fare breccia nei ragazzi, che hanno risposto positivamente cogliendo un’opportunità importante che mette insieme il diritto ad una mobilità sostenibile dal punto di vista economico e ambientale e il diritto a studiare negli atenei piemontesi”.

La presidente della fondazione Crt, Anna Maria Poggi, sottolinea che “Piemove rappresenta un segno tangibile di attenzione verso la sostenibilità, la coesione e la responsabilità condivisa e la crescita costante delle adesioni conferma la forza di questa visione comune tra regione, atenei e popolazione studentesca: costruire insieme un territorio più accessibile, più equo e più aperto al mondo”.

Intanto la regione sta proseguendo i colloqui con conservatori, accademie e altre realtà accademiche dei comuni capoluogo, che hanno manifestato la volontà di aderire a Piemove: i relativi protocolli saranno firmati entro fine anno, così che gli studenti possano usufruire della misura da gennaio 2026.

Comunicato Stampa - l.b.