Continua con passo intenso e partecipato il percorso dedicato alla famiglia, all’accoglienza e alla costruzione di relazioni educative solide da parte del Kiwanis Club Domodossola. Dopo l’avvio a ottobre con il parroco di Domodossola, don Vincenzo Barone, e il sindaco Lucio Pizzi, si è proseguito il 13 novembre con l'approfondimento ispirato al libro “La costruzione di un amore” di Fabio Cavallari. Un cammino che, evento dopo evento, sta coinvolgendo un pubblico sempre più numeroso, sensibile e desideroso di confrontarsi su temi che toccano la vita quotidiana di tutti.
Il cuore delle riflessioni rimane quello indicato da Cavallari: l’amore come costruzione, come scelta responsabile che chiede ascolto, dedizione e rispetto reciproco. Durante l’incontro del 13 novembre, è emersa con forza l’importanza dell’apertura della famiglia, soprattutto quando si accoglie un bambino con una storia diversa dalla propria. Un’accoglienza che non può essere “di punta” né imposta, ma che richiede la capacità di comprendere, accompagnare e inserirsi gradualmente nella vita dell’altro, affinché la relazione possa crescere in modo sano, autentico e rispettoso.
La serata ha proposto un confronto ricco e sentito, al quale hanno partecipato famiglie, educatori, professionisti e rappresentanti delle realtà associative del territorio. Tra i temi emersi, la necessità di creare ponti di dialogo tra scuole, comunità educanti, famiglie adottive e affidatarie, per sostenere il percorso di ogni bambino e garantire un ambiente realmente accogliente e inclusivo.
Il cammino aperto a Domodossola – iniziato con le istituzioni e proseguito attraverso testimonianze dirette e momenti di confronto partecipato – continuerà ora con un nuovo appuntamento dedicato alla comprensione e gestione dei comportamenti problema in ambito scolastico. Il Kiwanis Club Domodossola, in collaborazione con l’associazione Moviment Famiglie Adhd Vco, affronterà il tema della neurodivergenza, delle difficoltà di attenzione e iperattività (Adhd) e dei disturbi del comportamento: uno spaccato di vita scolastica oggi sempre più diffuso, che interroga profondamente famiglie, insegnanti e operatori sociali, chiamati a comprendere, accogliere e sostenere bambini e ragazzi con bisogni educativi complessi.
Questo ciclo di appuntamenti – fortemente voluto e sostenuto da diverse realtà locali – conferma la crescente attenzione della comunità ossolana verso la famiglia come primo luogo educativo, come spazio di cura e come nucleo fondamentale in cui ogni bambino dovrebbe sentirsi accolto, ascoltato e accompagnato nella propria unicità.
Il percorso proseguirà nelle prossime settimane con ulteriori momenti di formazione e approfondimento, sempre all’insegna della collaborazione tra associazioni, istituzioni e cittadini. Un modo concreto per continuare a costruire, insieme, una comunità più attenta, solidale e capace di custodire il valore dell’amore familiare.