Attualità - 21 novembre 2025, 14:00

"44 passi avanti e quanti indietro?”: i sindacati in piazza con un flash mob contro la violenza sulle donne FOTO E VIDEO

Questa mattina a Domodossola Cgil, Cisl e Uil sono state protagoniste di un'iniziativa simbolica per "rompere il silenzio"

"44 passi avanti e quanti indietro?” è il titolo de flash mob organizzato nella mattinata di oggi, venerdì 21 novembre, a Domodossola dai sindacati Cgil, Cisl e Uil in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Un gesto simbolico, che ha riunito in piazza Rovereto un gruppo di donne, tra cui alcune ragazze delle scuole, vestite di rosso per mandare un messaggio importante: “Parla, qui c’è chi ti ascolta e ti farà sentire accolta”, dice la canzone che è stata protagonista del flash mob (il brano “Cambia il vento” di Assia Fiorillo).

Un grido rivolto dalle donne di Cgil, Cisl e Uil - e non solo - a tutte le donne vittime di violenza, ma anche un gesto per portare l’attenzione su un tema purtroppo sempre attuale. “L’Italia ha fatto 44 passi avanti da quando, nel 1981, è stato abolito il matrimonio riparatore, ma oggi le donne continuano a morire. Quali sono i passi indietro che abbiamo fatto? - le parole di Marialuisa Mauceri, responsabile pari opportunità Uil Vco -. Chi può dare una mano siamo anche noi di Cgil, Cisl e Uil che con i nostri punti d’ascolto siamo presenti dentro e fuori i luoghi di lavoro. Se una persona ha paura e non sa a chi rivolgersi, può chiedere aiuto a noi”.

È importante continuare il cammino di sensibilizzazione e di azione che come Cgil, Cisl e Uil portiamo avanti sul nostro territorio - spiega Elena Ugazio, segretaria generale Cisl Piemonte Orientale -. Il nostro impegno è un’azione quotidiana,  ma anche quello di promuovere azioni culturali come quella di oggi”.

Chiara Corbellini, segretaria confederale Cgil Novara Vco, sottolinea: “Come organizzazioni sindacali ci troviamo unite su un tema che è trasversale, riguarda tutte le donne. Per noi è importante partecipare a iniziative come questa, che vogliono portare l’attenzione sul nostro lavoro quotidiano. Tentiamo di far capire che le donne se si uniscono e combattono insieme per obiettivi concreti possono ottenere tanto”.

Il flash mob si è concluso con un ulteriore gesto simbolico: tutte le partecipanti hanno fatto esplodere un palloncino, con l’obiettivo di “rompere il silenzio”.

Letizia Bonardi