‘’Vietare il trasporto di merci pericolose attraverso il Sempione: il Sempione è l’unico passo alpino aperto tutto l’anno. Ciò lo rende particolarmente a rischio per il trasporto di merci pericolose. L’alternativa più sicura attraverso la galleria del Sempione è disponibile e immediatamente utilizzabile. È quindi necessario vietare il trasporto di merci pericolose su tutte le strade alpine e accelerare lo sviluppo dell’offerta di carico su ferrovia’’. E’ quanto chiede Pro Alps, l’associazione svizzera che opera a tutela delle Alpi e combatte per trasferire il trasporto merci su rotaia ‘’liberando’’ le strade dai camion.
Lo ha chiesto nella sua ultima nota diramata pochi giorni fa e nella quale denuncia che ‘’le Alpi sono sovraccariche. I passaggi di camion aumentano nonostante l’incarico di trasferirli su ferrovia. Il trasferimento del traffico merci transalpino su rotaia è a rischio: più camion, meno treni, aumento dell’impatto sull’uomo e sulla natura. Il rapporto sul trasferimento pubblicato oggi sottolinea l’emergenza trasferimento, ma nonostante ciò il Consiglio federale rimane pressoché inerte’’.
Dice Pro Alps: ‘’La protezione delle Alpi sancita dalla Costituzione viene sempre più aggirata: dal 2021, contrariamente alla Costituzione e alla legge, il traffico di camion attraverso le Alpi è nuovamente in aumento. La quota ferroviaria nel trasporto merci transalpino è scesa dal 74% al 70% circa. Dal 2021 il trasporto combinato ha perso oltre 80’000 spedizioni, mentre quello su strada ne ha guadagnate 100’ 000. Con la fine dell’autostrada viaggiante (Rola) a partire da dicembre 2025, altri 70’000 viaggi scompariranno dalla ferrovia e finiranno probabilmente in gran parte sulla strada. Senza misure efficaci, a partire dal 2026 almeno un milione di camion all’anno rischia nuovamente di attraversare le Alpi’’.