Marco Bussone, 40 anni, giornalista professionista originario di Vallo Torinese, è stato confermato presidente dell’Uncem, l’Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani. La rielezione è avvenuta per acclamazione nel corso dell’Assemblea nazionale in corso a L’Aquila, che si conclude oggi, sabato 13 dicembre.
Bussone guida l’associazione dal 2018 e, insieme a lui, è stato eletto anche il Consiglio nazionale Uncem, che resterà in carica per i prossimi cinque anni.
Nel suo intervento, il presidente ha sottolineato il ruolo sempre più centrale della montagna nel dibattito pubblico e politico: «La montagna italiana è al centro di una fortissima attenzione culturale, mediatica e politica. Sta a Uncem, associazione nata nel 1952, essere autorevole e pienamente “sindacato di territorio”. Uncem è istituzione della comunità».
Bussone ha ribadito come la vitalità dei territori montani sia strettamente legata alla solidità degli enti locali: «Dove ci sono comunità vive è perché esistono Comuni forti, capaci di lavorare insieme. Dobbiamo rafforzare i percorsi di unità e sinergia tra sindaci ed enti».
Ampio spazio anche al tema dell’autonomia e del riconoscimento delle specificità delle aree montane: «Autonomia significa differenziare, riconoscere pienamente le peculiarità dei territori montani nel quadro del Paese. Non siamo margine né luoghi di abbandono o spopolamento: siamo parte centrale e viva dell’Italia, un fulcro di opportunità, anche in dialogo con le città».
Infine, uno sguardo all’Europa, indicata come interlocutore fondamentale per il futuro delle aree montane: «La montagna italiana guarda all’Europa per avere forza, dignità e risorse strutturali, non occasionali o compensative».
Il presidente ha concluso ringraziando delegati e sindaci presenti all’Assemblea aquilana: «Proseguiamo un lavoro intenso con fiducia e speranza, parole chiave di questo Congresso e del nostro impegno».