Sanità - 19 marzo 2021, 22:22

Dosi last minute e recutamento di volontari, la ricetta della Regione per accelerare sui vaccini

Cirio: "Lo stop di AstraZeneca ci lascia indietro di 25mila vaccini, ma cambiamo marcia»: 1.100 medici di base pronti a vaccinare

Il Piemonte prova ad accelerare sui vaccini. Dopo lo stop di AstraZeneca, costato circa 25mila dosi rimaste “in arretrato”, la Regione lancia una campagna di reclutamento rivolgendosi a medici, infermieri e volontari.

L’obiettivo, come dichiarato dal presidente della Regione Alberto Cirio, è quello di “ampliare l’esercito del vaccino”.

Quel che è certo è che in questo momento il Piemonte dispone di 104.000 dosi di AstraZeneca, 16.500 di Moderna e 28.000 di Pfizer. 136 i centri vaccinali pubblici operativi e 24 privati in fase di attivazione. Numeri che permetteranno, entro marzo, di arrivare a somministrare 20.000 dosi al giorno.

Per far crescere le fila dell’esercito del vaccino, la Regione ha poi rilanciato lo slogan dello Zio Sam, adattandolo a un “Il Piemonte ha bisogno di te”. Un messaggio rivolto a medici e infermieri in pensioni, strutture private e volontari. “Raccolgo tanto entusiasmo, ognuno vuole dare il suo contributo” ha commentato Cirio. Intanto, il Governatore ha reso noto che sono circa 1.100 i medici di base che hanno aderito alla "chiamata alle armi" e si sono resi disponibili a somministrare il vaccino anti Covid: "Se ognuno di loro ne inoculasse anche solo 10 al giorno, arriveremo a 10.000 dosi in più ogni 24 ore".

Intanto, proprio per sfruttare al massimo le dosi e non sprecarne nemmeno una, si fa largo l’ipotesi di somministrazioni last minute con quelle avanzate a causa di rinunce. Un’idea già lanciata dal generale Figliuolo e ripresa da Cirio: “Non prendiamo il primo che passa per la strada, abbiamo fatto un overbooking, ma nella categoria di appartenenza: mi iscrivo al last minute e con un messaggio vengo avvisato due ore prima”.


Redazione Torino