Attualità - 05 febbraio 2022, 11:20

Pericolo valanghe sulle Alpi ossolane

Arpa mette in allarme soprattutto per i versanti delle Lepontine

‘’L'inizio settimana è stato influenzato da una perturbazione atlantica che ha apportato nevicate soprattutto sulle Alpi Lepontine Nord, dove la neve fresca cumulata ha superato i 60 cm. Sui restanti settori nord-occidentali ed occidentali i quantitativi sono stati decisamente più contenuti. Altro aspetto che ha caratterizzato la settimana è la ventilazione molto intensa, tempestosa in alta quota con raffiche ampiamente oltre i 100km/h’’. E’ quanto scrive Arpa Piemonte che mette in allarme sul pericolo valanghe.
‘’Sulle Alpi Lepontine Nord – scrive Arpa - si sono formati diffusi lastroni a tutte le esposizioni che poggiano con scarsa aderenza sulla neve vecchia e sono ancora suscettibili al debole sovraccarico. Sui settori occidentali e meridionali di confine la ventilazione, molto intensa, è riuscita ad erodere anche le vecchie superfici indurite: la copertura nevosa è molto eterogenea e sono presenti lastroni, generalmente di piccole dimensioni, facilmente individuabili. La fascia prealpina è caratterizzata da un innevamento molto esiguo’’.

 Sono quindi le Alpi ossolane, Pennine e Lepontine a creare problemi. Soprattutto le Lepontine nord: sopra i 2.200 della Val Formazza si sono depositati nei giorni scorsi 60 centimetri di neve fresca, che incrementano il totale a 105-135 cm. Sulle Alpi Pennine sono caduti 10-15 cm. ‘’Nel fine settimana – dice Arpa - il rischio di valanghe sulle Lepontine sarà "marcato" , grado 3 sulla scala europea che arriva a 5,;  il pericolo principale è la debole aderenza dei lastroni di ghiaccio agli strati di neve sottostanti, spiega Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale). Rischio valanghe "moderato" sulle Pennine di confine‘’

Renato Balducci