Attualità - 20 marzo 2022, 13:50

Nove bimbi ucraini malati in partenza per Torino: un morso all'ovetto di cioccolato per capire che il loro incubo è finito FOTO

Polina scarta una merendina e abbraccia la mamma. Il presidente Cirio fa vedere sugli smartphone quella che sarà la prossima casa dei piccoli pazienti: "Prendiamo tutti quelli che possiamo"

Una valigia, una borsa e gli occhi azzurri che si illuminano. L’aeroporto di Iasi, in Romania, è solo la tappa di un lunghissimo viaggio partito dall’Ucraina e che in poche ore porterà i bimbi malati e le loro mamme la Regina Margherita di Torino.

Polina Petrova, ricci biondi e tanta curiosità, in sala d’attesa mangia un ovetto di cioccolato. Ancora non sa che quel prodotto proviene da quel Piemonte che diventerà la sua casa. Come ogni bambino, apre la sorpresa e sorride. Il presidente Alberto Cirio prende lo smartphone e fa vedere ai piccoli pazienti quella che sarà la loro prossima casa.

Sono nove i bambini saliti sull’aereo e due adulti, il doppio rispetto al previsto. “Prendiamo tutti quelli che possiamo” aveva promesso il governatore. Detto, fatto. La più piccola di loro ha solo sei mesi, la cirrosi epatica ed è la prima a salire sull’aereo. Gli altri  aspettano pazienti, al sicuro. Sanno che il loro incubo, fatto di bombe e una fuga senza una meta precisa è finita.

Torino e il Piemonte sono pronti ad accoglierli e curarli. Cominciando anche con un ovetto di cioccolato al latte.

Andrea Parisotto