Una valigia, una borsa e gli occhi azzurri che si illuminano. L’aeroporto di Iasi, in Romania, è solo la tappa di un lunghissimo viaggio partito dall’Ucraina e che in poche ore porterà i bimbi malati e le loro mamme la Regina Margherita di Torino.
Polina Petrova, ricci biondi e tanta curiosità, in sala d’attesa mangia un ovetto di cioccolato. Ancora non sa che quel prodotto proviene da quel Piemonte che diventerà la sua casa. Come ogni bambino, apre la sorpresa e sorride. Il presidente Alberto Cirio prende lo smartphone e fa vedere ai piccoli pazienti quella che sarà la loro prossima casa.
Sono nove i bambini saliti sull’aereo e due adulti, il doppio rispetto al previsto. “Prendiamo tutti quelli che possiamo” aveva promesso il governatore. Detto, fatto. La più piccola di loro ha solo sei mesi, la cirrosi epatica ed è la prima a salire sull’aereo. Gli altri aspettano pazienti, al sicuro. Sanno che il loro incubo, fatto di bombe e una fuga senza una meta precisa è finita.
Torino e il Piemonte sono pronti ad accoglierli e curarli. Cominciando anche con un ovetto di cioccolato al latte.