Sanità - 07 ottobre 2022, 19:20

Pronto Soccorso al collasso in Piemonte, Anaao Assomed: "Nessun euro in più sul personale, letti e strutture"

Chiara Rivetti: "Abbiamo già visto i letti nelle Chiese e nelle mense. Ma c’era una grave ondata Covid. Adesso c’è lo stesso problema che denunciamo da 10 anni"

"Il boarding in Pronto Soccorso (ovvero l’attesa da parte del paziente di un posto letto in reparto dopo la decisione di ricovero da parte del medico di PS) è affrontato dalla Regione come se fosse un problema emergenziale, attraverso un documento che ne detta le linee guida e che ne limita la durata massima a 6 ore. Da anni oramai le 6 ore teoriche sono di fatto pari a 3-4-5 giorni, a seconda dell’ospedale, del periodo dell’anno e delle ondate epidemiche. Queste lunghe, pericolose e vergognose attese, spesso in barella, sono conseguenti alla sordità politica alle nostre proposte, che facciamo da tempo e che da tempo cadono nel vuoto". E' la denuncia del sindacato Anaao Assomed, preoccupato per i pronti soccorso al collasso in Piemonte.

"Le soluzioni che adesso vengono suggerite alle aziende sono a costo zero: nessun euro in più sul personale, sui letti, sulle strutture di post-acuzia. Ma si ipotizzano, per esempio, reparti “parcheggio“ dove i malati vengono spostati e aspettano il vero posto letto. O barelle nelle sale medici dei reparti. Abbiamo già visto i letti nelle Chiese e nelle mense. Ma c’era una grave ondata Covid. Adesso c’è lo stesso problema che denunciamo da 10 anni. Ancora una volta diciamo No alle soluzioni al ribasso: servono più letti per acuti, più letti di lungodegenza, più ADI domiciliare, più medici, più territorio. Tutte le altre soluzioni sono esclusivamente maquillage, che spostano il problema da una parte all’altra" prosegue Chiara Rivetti, segretario generale di Anaao Assomed.


Sei le criticità delineate dal sindacato di medici e infermieri: reparti pieni, taglio dei posti letto, ADI insufficiente, accessi impropri, carenza di medici e pazienti sempre più complessi o anziani.

c.s.