Una delegazione di Confagricoltura Piemonte ha recentemente incontrato l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa, per discutere delle nuove norme e dei vincoli previsti dal nuovo Piano stralcio agricoltura per la qualità dell’aria, che entrerà in vigore a breve.
L’incontro è stato positivo e ha visto ancora una volta accolte le richieste di Confagricoltura Piemonte, che aveva espresso le sue preoccupazioni per le nuove misure, che comportano un impegno a carico del settore agricolo sempre più oneroso, vasto e articolato.
La Regione ha accettato la proposta di istituire un tavolo tecnico di lavoro, da convocare nel più breve tempo possibile, per affrontare le due criticità più urgenti relative alla gestione delle coperture dei cumuli di letame e alla chiusura dei vasconi di stoccaggio dei liquami.
Il tavolo, che sarà anche coadiuvato da esperti dell’Università, dovrà analizzare le numerose problematiche tecnico-gestionali e concordare protocolli o indicazioni operative omogenee per tutti i soggetti coinvolti, dalle aziende ai progettisti fino agli enti che dovranno effettuare i controlli. Il tavolo si riunirà poi periodicamente per superare le criticità che, via via, si presenteranno, analogamente a quanto già avviene con il Comitato nitrati per l’utilizzazione agronomica dei reflui zootecnici.
“Plaudiamo al fatto che la Regione ha istituito, su nostro suggerimento, un tavolo tecnico di lavoro, che rappresenta un passo importante per affrontare le sfide che il settore agricolo deve affrontare per garantire la qualità dell’aria e la sostenibilità ambientale. Da sempre riteniamo che un’azione concordata tra mondo agricolo ed ente pubblico rappresenti la migliore soluzione per tutti gli attori delle filiere e non ultimo per i cittadini”, ha affermato Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte.
In conclusione, Confagricoltura Piemonte ha ancora una volta rimarcato il fatto che la dotazione finanziaria riservata all’intervento SRD02 del Complemento di sviluppo rurale non sia sufficiente, chiedendo alla Regione di prevedere un incremento dei modesti fondi per il bando 2024 di prossima pubblicazione.